A 25 Comuni della provincia consegnati 100 nuovi defibrillatori dalle Aziende sanitarie di Parma

SMA MODENA
lombatti_mar24

Un nuovo importante passo avanti per la tutela della salute e della sicurezza della popolazione provinciale, grazie alla consegna di 100 nuovi defibrillatori semiautomatici (Dae) ai sindaci di 25 Comuni della provincia da parte delle Aziende sanitarie di Parma.

Con queste nuove consegne, salgono così a 1.098 i dispositivi attivi e mappati (cioè collegati con la Centrale operativa 118) nel territorio provinciale, rendendo il primo soccorso in caso di arresto cardiaco sempre più tempestivo, accessibile e capillare. È infatti dimostrato che defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può salvare la vita nel 50-70% dei casi. Una percentuale che cala del 10-12% per ogni minuto che passa.

“Con questo intervento si potenziano le risorse salvavita sul territorio – afferma Anselmo Campagna, commissario straordinario dell’Azienda Usl e direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – e si costruisce, insieme agli amministratori locali e ai cittadini, un modello virtuoso di sanità pubblica in cui la comunità si impegna a tutela della salute e della protezione della vita di ciascuno”.
La consegna dei nuovi dispositivi è parte del più ampio progetto della Regione Emilia-Romagna che ha investito complessivamente 1 milione e 500mila euro per circa 1.000 nuovi defibrillatori a livello regionale. Il finanziamento per le Aziende sanitarie di Parma è stato pari a 152mila euro, grazie al quale è stato possibile acquista-re e installare i 100 nuovi Dae.

DOVE SONO I NUOVI DAE
Dopo una attenta analisi della dotazione provinciale, i 100 nuovi dispositivi sono stati consegnati a 25 Comuni. Nel distretto di Parma ne sono stati consegnati 3 a Sorbolo-Mezzani; nel distretto Valli Taro e Ceno 6 a Valmozzola, 6 a Compiano, 2 a Solignano, 8 a Bardi, 1 a Pellegrino Parmense, 3 a Fornovo, 3 a Bedonia, 4 a Varsi, 5 a Berceto, 2 a Bore, 4 a Medesano e 4 a Terenzo, nel distretto di Fidenza 3 a Sissa-Trecasali, 2 a Zibello, 4 a Roccabianca, 5 a Noceto, 2 a Busseto; nel distretto Sud-Est 3 a Corniglio, 8 a Langhirano, 2 a Sala Baganza, 5 a Calestano, 8 a Palanzano, 2 a Monchio e 5 a Tizzano.

I nuovi dispositivi sono collocati in luoghi scelti sulla base di criteri oggettivi: aree con particolare afflusso di gente, ma anche aree con caratteristiche partico-lari, quali ad esempio, luoghi isolati e disagiati. Nella scelta della collocazione, attenzione è posta anche ai tempi di intervento del sistema di emergenza territoriale. Caratteristiche imprescindibili del luogo sono: l’accessibilità al Dae, che deve essere assicurata h24, 7 giorni su 7 e l’allaccio di corrente elettrica. Infatti, i dispositivi all’aperto sono posizionati in apposite teche, a temperatura controllata, a garanzia del loro buon funzionamento.

L’APP DAE RESPONDER
Per rendersi disponibili a intervenire in caso di arresto cardiaco, è necessario scaricare la appDae RespondER. Farlo è semplice, è sufficiente essere maggiorenni e avere uno smartphone o un tablet. L’app è completamente integrata con le Centrali operative 118 della Regione Emilia-Romagna. Quando viene identificato un sospetto caso di arresto cardiaco, la Centrale operativa del 118 individua la posizione del defibrillatore più vicino e allerta i cittadini che volontariamente, scaricando la app, hanno dato la propria disponibilità a intervenire.

Grazie alla semplicità e sicurezza dei nuovi Dae, ogni cittadino in caso di bisogno può uti-lizzarli per soccorrere la persona in arresto cardiaco, senza la necessità di una specifica formazione.
“Grazie all’app DAE RespondER, si può rispondere all’allerta della Centrale operativa e re-carsi nel luogo dove si trova la persona in arresto cardiaco – spiega Annalisa Volpi, di-rettrice dell’unità operativa interaziendale di Emergenza territoriale 118 – Guidato dall’operatore del 118, il cittadino può iniziare tempestivamente le manovre di rianima-zione con anche l’uso del defibrillatore più vicino, in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso”. “Per questo motivo – sottolinea la direttrice – invito tutti a scaricare questa app: la collaborazione di ognuno può davvero fare la differenza nel salvare una vita. Un’altra raccomandazione importante la rivolgo a chi ha un dispositivo non ancora mappato, cioè non in re-te con il sistema del 118: registrate il dispositivo, affinché sia visibile alla Centrale opera-tiva e quindi disponibile ad un più ampio utilizzo in caso di necessità”.

Per segnalare un Dae non ancora in rete con la Centrale operativa 118 è necessario compilare il modulo disponibile all’indirizzo https://www.118er.it/dae/docs/18/view e tra-smetterlo, per il territorio di Parma e provincia, all’indirizzo email: supportDAEpar-ma@118er.it