
Sono scese di 33 unità, alla fine del secondo trimestre 2025, le imprese femminili attive in provincia di Parma; un calo (-0,4% un tasso migliore di quelli nazionale e regionale, rispettivamente -0,6% e -1,1%) che ha portato le imprese “in rosa” parmensi a quota 8.270, con un’incidenza del 21,3% sul totale delle realtà imprenditoriali attive nel territorio.
I dati forniti da Infocamere e messi a confronto con i primi sei mesi del 2024, sono frutto delle analisi e delle elaborazioni dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di commercio dell’Emilia.
Nonostante il dato generale certifichi un lieve calo, dall’analisi dei singoli settori emergono anche situazioni di incremento delle imprese femminili attive: i servizi alle imprese, ad esempio, si attestano a 2.033 unità (+2,5%), vale a dire 49 in più dell’anno scorso, seguiti dalle attività di alloggio e ristorazione, che crescono di 16 unità (+1,9%), attestandosi così a quota 860 imprese “in rosa”; vengono, infine, i servizi alla persona, che con 24 imprese in più (1.347 unità, con un +1,8%).
Ad eccezione del manifatturiero, che rimane stabile con le sue 667 attività, tutti i restanti settori marcano in territorio negativo: l’agricoltura registra un -4,1% (1.219 imprese, 52 in meno) il commercio lascia sul campo il 3,5% (1.826 unità, 67 in meno rispetto al 2024); e sono, infine, risultate in calo anche le imprese di costruzioni a guida femminile, che in un anno sono calate di 9 unità (-2,9%), attestandosi così a 300.
Per quel che riguarda la natura giuridica delle attività imprenditoriali femminili del parmense, prevalgono le imprese individuali (5.349 unità che rappresentano il 64,7% del totale, in calo dello 0,7%), seguite dalle società di capitale (1.897 unità, 22,9% sul totale e in crescita del 2,5%) e dalle società di persone (883 unità, 10,7% del totale e in calo del 4,4%).
L’Ufficio Studi Statistica ha, poi, focalizzato le sue analisi sulle imprese individuali femminili, le sole per le quali si possono ricavare notizie su particolari qualifiche imprenditoriali. E’, pertanto, emerso che le imprese femminili artigiane parmensi sono 1.540 (il 18,6% d’incidenza sul totale), quelle anche straniere sono 1.040 (il 12,6%), mentre quelle a guida giovanile sono 532 (il 6,4%).
Volendo, infine, analizzare la presenza delle imprese “in rosa” in base al loro peso sul totale delle imprese complessivamente attive nei diversi comuni del parmense, Valmozzola guida la classifica con 29 unità femminili, che incidono sul totale per il 37,7%.
Seguono Varsi (44 imprese e incidenza del 28,4%), Corniglio (67 e 28,2%), Bardi (96 e 26,8%), Terenzo le cui 38 imprese “in rosa” hanno un peso del 25,7%, ed infine Borgo Val di Taro (159 unità e 25,0% sul totale).
Scontato il primato numerico del comune capoluogo, nel quale sono presenti 3.581 imprese femminili, la cui incidenza sul totale delle realtà imprenditoriali è pari al 21,3%.