È riduttivo rispetto a quanto registrato sull’asse autostradale dell’A15 la scorsa domenica, non una domenica qualunque vista la concomitanza con la festività del 1 novembre, parlare di ordinaria follia.
La chiusura, seppur programmata, della tratta tra Berceto e Pontremoli in direzione Sud, ha generato una vero e proprio inferno nelle ore più intense della giornata.
Disagi all’utenza, con code chilometriche in prossimità dell’area di servizio Tugo, che hanno provocato non pochi malumori. La riflessione va soprattutto a quei lavoratori della Salt che hanno prestato servizio su quella tratta in quel giorno.
Una considerazione di carattere generale, e non potrebbe essere altrimenti, facendo riferimento alle ultime schermaglie con la società dove, strizzando l’occhio alla transizione tecnologica in un futuro non così tanto prossimo, propone un’ottimizzazione dell’organico in esazione.
Bene, l’innovazione va accolta e governata ma c’è sempre da tenere a mente quanto l’uomo conti ancora molto in termini di disponibilità se pensiamo alle situazioni di emergenza.
E domenica è stata una di quelle. I lavori sul Gravagna sono una di quelle. Purtroppo la prima cosa che le aziende pensano in tema di transizione tecnologica è la compressione del costo del lavoro.
Parliamo di addetti che hanno lavorato in condizioni ambientali difficili con insulti a raffica da parte dell’utenza inferocita. In termini di sicurezza la situazione è stata ancora peggiore, accentuata con il calare del buio in un’area ben poco illuminata.
Disagi, si diceva. Caselli free in alcuni momenti per decongestionare il traffico, in un’epoca dove purtroppo non si naviga nell’oro e i dati relativi al traffico non sono confortanti. Alla Società bisognerebbe chiedere a quanto ammonta il mancato incasso della giornata.
Forse non sarebbe stato il caso di programmare, pianificare in maniera più efficace l’emergenza, magari con l’istituzione di un tavolo tecnico, senza sperare nella buona volontà del povero Cristo di turno? I bene informati hanno avvistato addirittura l’amministratore delegato mentre consegnava premagnetizzati in autogrill: apprezzabile, ma questo la dice lunga su una gestione quantomeno discutibile.
Le Segreterie Territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal, Ugl

