
“La risposta dell’assessore Irene Priolo sulla crisi dell’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma è deludente e insufficiente. Nessuno mette in dubbio il fatto che la Regione non possa intervenire direttamente nelle dinamiche di mercato, ma è inaccettabile che la giunta si limiti a dichiarazioni di principio senza assumersi alcuna responsabilità concreta, lasciando lavoratori e territorio in balia di una crisi che potrebbe portare alla messa in liquidazione della società di gestione e alla chiusura dello scalo”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi a margine del question time di questa mattina, nel corso del quale ha interrogato l’esecutivo di via Aldo Moro per sapere “se stia in qualche modo seguendo la vicenda e in quale modo ritenga eventualmente di intervenire per favorire una soluzione alle difficoltà”.
“A preoccupare maggiormente sono le recenti dimissioni dal cda del presidente e di un consigliere di minoranza di Sogeap, un segnale inequivocabile dell’impasse e delle tensioni interne che rischiano di far saltare il banco. Questa situazione getta una pesante ombra sul futuro di 24 dipendenti diretti e delle decine di lavoratori impiegati nelle aziende collegate, come la storica società di riprese aeree, mettendo a rischio non solo posti di lavoro ma anche la tenuta sociale ed economica del territorio – spiega l’esponente di FdI-“.
“È ora che la Regione smetta di girarsi dall’altra parte e svolga il ruolo che le compete almeno come mediatore, convocando un tavolo urgente con tutti gli attori coinvolti per trovare una soluzione che consenta di avviare gli attesi investimenti privati necessari. Il silenzio e l’inerzia rischiano di compromettere un’infrastruttura strategica per l’Emilia-Romagna e di penalizzare centinaia di lavoratori – prosegue -“.
“Dati alla mano, il traffico passeggeri torna a crescere e siamo addirittura ai livelli pre-Covid. Se non si agisce ora, sarà una scelta politica precisa quella di abbandonare il sistema aeroportuale parmense al suo destino, ignorando le potenzialità di sviluppo e le esigenze del territorio. La Regione, nel programma di mandato, parla di integrazione e rilancio degli scali. Ma restano solo parole. Noi chiederemo aggiornamenti puntuali e continueremo a monitorare una situazione che richiede un cambio di passo immediato – conclude Bocchi -“.