Parma ha bisogno di un progetto amministrativo nuovo, serio e coerente non certo di una candidatura sindaco contraddittoria e confusa come quella di Michele Guerra che può solo portare a far proseguire l’immobilismo da cui Parma è attanagliata da 10 anni di amministrazione di Pizzarotti.
Già dalla sua prima uscita è evidente come la proposta dell’attuale assessore alla cultura sia ingannevole e lontana dalle esigenze dei parmigiani.
Il suo primo imperativo è infatti quello di invocare la discontinuità rispetto all’amministrazione di cui ha fatto parte contorcendosi fin dal suo esordio con l’elogio della stessa. Una contraddizione enorme che nasce dal tentativo maldestro di far stare insieme chi ha governato la città con chi vi ha fatto opposizione.
Il progetto “Uniti vince Parma” è il solo frutto di un machiavellico calcolo elettorale imposto dall’alto per fare gli interessi di qualche personaggio in cerca di allori e soprattutto del sistema regionale guidato dal PD di Bonaccini, per cui gli interessi di Parma vengono sempre dopo quelli di Bologna, Modena, Reggio e la Romagna.
Per unirsi PD, Effetto Parma e alcuni, non tutti, i cespugli della sinistra parmigiana si sono già spartiti i vari posti di cui i democratici hanno sete da 25 anni.
Ma non hanno fatto i conti con la città che invece vuole idee concrete per risolvere quelle carenze sociali, economiche, di sicurezza e di decoro che come nemmeno lo stesso Guerra riesce a negare, sono il lascito di due amministrazioni di Pizzarotti.
Sabrina Alberini
Referente provinciale Lega Parma

