Il segretario generale UIL Parma Ambra Biagio esprime profonda preoccupazione in merito alle recenti decisioni organizzative adottate dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, in risposta alla carenza di anestesisti.
Le misure, che prevedono una significativa riduzione delle attività intraoperatorie e la chiusura di diverse sale operatorie, sollevano interrogativi cruciali sul futuro del nostro personale e sull’efficienza dei servizi offerti.
È inaccettabile che la Direzione si attivi quando i carichi di lavoro diventano insostenibili per la dirigenza medica,
Siamo oltremodo sorpresi da queste misure “emergenziali”, specialmente considerando le reiterate contestazioni da parte nostra riguardo alle carenze organiche, alle fughe di professionisti e alle politiche di assunzione inadeguate.
È paradossale che, mentre la Direzione dichiarava l’esistenza di esuberi di personale, si sia giunti a queste drastiche misure.
Ci preoccupa, inoltre, la possibilità che la chiusura delle attività operatorie possa avere conseguenze dirette sui lavoratori, costringendoli a essere posti fuori servizio a seguito di decisioni unilaterali.
È fondamentale che ogni decisione venga presa in modo condiviso e tenendo conto delle esigenze e dei diritti di tutti i professionisti coinvolti.
La UIL-FPL ribadisce il proprio impegno a vigilare attentamente sulla situazione e a intervenire con determinazione per tutelare i diritti e le condizioni di lavoro del personale sanitario.
È essenziale che tutte le figure professionali siano riconosciute e valorizzate equamente, affinché si garantisca un servizio sanitario di qualità per i pazienti e per la comunità.
Ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la Direzione per trovare soluzioni efficaci e sostenibili, nel rispetto dei diritti di tutti i lavoratori.

