
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno arrestato un ragazzo di 16 anni, ritenuto – a seguito degli accertamenti svolti – il presunto responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.
Secondo quanto ricostruito, nella notte del 4 aprile una pattuglia della Stazione di Parma Oltretorrente, impegnata in un servizio di prevenzione nel centro città, transitando in via Pisacane ha notato un giovane che si muoveva con passo veloce e, alla vista dei militari, avrebbe accelerato l’andatura voltandosi più volte indietro con atteggiamento sospetto.
Fermato e identificato come un sedicenne residente in città, il ragazzo è apparso subito molto nervoso e insofferente al controllo, insospettendo i Carabinieri, che hanno deciso di approfondire la verifica. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto, nascosti in diverse tasche degli indumenti, alcune decine di grammi di hashish, oltre a materiale solitamente utilizzato per il confezionamento e la cessione della sostanza.
Informati i genitori, il minore è stato accompagnato in caserma, dove – al termine degli accertamenti e dopo il sequestro della sostanza stupefacente, risultata essere effettivamente hashish – è stato dichiarato in stato di arresto.
Come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, al termine delle procedure il ragazzo è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa delle determinazioni della competente Autorità Giudiziaria.
Successivamente, il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Bologna ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti del sedicenne la misura cautelare della permanenza in casa, presso il domicilio familiare.
È doveroso sottolineare che il minore è attualmente solo indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione sarà oggetto di valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale, fino all’eventuale emissione di una sentenza definitiva, in conformità ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.