Barbara Lori: “Aumento demografico in Appennino, grazie anche alle politiche della Regione”

SMA MODENA
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“L’aumento demografico nelle aree montane dell’Emilia-Romagna, emerso dal ‘Rapporto Montagne Italia 2025’ non è solo un ottimo segnale: è anche il risultato del percorso fatto in questi anni dalla Regione e del suo intersecarsi con elementi congiunturali esterni”.

Così Barbara Lori, vicepresidente dell’assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha commentato i dati del rapporto promosso dall’Uncem, l’Unione Nazionale di Comuni ed Enti Montani con la Fondazione Montagne Italia e il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri.

“Se da una parte dopo il Covid abbiamo assistito a un cambio di paradigma, che ha portato molte famiglie a scegliere di vivere in montagna – aggiunge -, dall’altra ci siamo impegnati, e continueremo a farlo, per supportare tutte quelle azioni che possono garantire loro le stesse condizioni di vita e di lavoro di chi abita nei grandi centri abitati. Come Regione continueremo a lavorare con i territori e con i Comuni, soprattutto ora che le strategie per le Aree Interne stanno per concretizzarsi e che stanno iniziando gli appalti”.

“Questo significa investimenti pubblici a disposizione per la valorizzazione del territorio, per il rafforzamento di servizi, dal welfare alla scuola, per rispondere in particolare ai bisogni delle categorie più fragili. Abitare la montagna si può. Occorre l’impegno di una rete sempre più solida capace di coinvolgere non solo le istituzioni ma anche il sistema produttivo, per garantire il lavoro e quello sviluppo sostenibile che non è solo necessario ma anche possibile”.