Nello stilare il bilancio di metà mandato, il sindaco Guerra sostiene che uno dei provvedimenti che lo rendono più orgoglioso è l’introduzione dello “Youth Check”: basterebbe questo per dedurre quanto in questi due anni e mezzo non si sia fatto granché per dare una risposta agli irrisolti problemi della città.
Se qualcosa si sta facendo per cercare di fronteggiare la povertà abitativa (grazie al contributo di Università, Fondazione Cariparma e progetti PNRR ereditati) assai poco produce il fumoso “Patto Sociale”: il welfare è guidato ancora oggi da un dirigente “ad interim” e nessuna reale innovazione o progetto è stato approntato in favore delle famiglie, delle persone fragili e dei senza fissa dimora. I progetti legati al sociale, pochi, legati al PNRR sono quelli più in ritardo di tutti: alcuni ancora in fase di progettazione.
Sul tema “sicurezza” (Parma è seconda in Italia per rapine in esercizi commerciali, terza per furti in esercizi commerciali, undicesima per rapine con una media di 34 denunce al giorno per atti delittuosi) il sindaco gioca allo “scaricabarile” sostenendo essere un problema per tutte le città per il quale il governo non fa niente. Poi annuncia (solite promesse) l’introduzione delle pattuglie h24 di polizia locale (in attesa dell’ennesimo comandante): e ripristinare il nucleo investigativo?
Stesso atteggiamento riguardo ad un’altra evidente criticità: decoro, pulizia e raccolta rifiuti. Anziché minimizzare e tirare in ballo l’inciviltà di alcuni comportamenti, sarebbe utile pretendere un migliore servizio da parte di Iren e delle cooperative che si occupano della raccolta.
Sull’ex Scalo Merci, oggi luogo di degrado intollerabile, si investirà qualcosa per un parziale recupero strutturale senza avere alcun tipo di progettualità.
Un po’ come sul Palasport: si rimette a posto il tetto con fondi PNRR ma per tutto il resto vedere il DUP 2026 alla voce “reperimento fondi”.
Rimpasti di giunta? Neanche a pensarci.
Sono tutti bravissimi, garantisce il sindaco, compresa l’assessora alla partecipazione, alla cooperazione internazionale (progetto Maison Parma incagliato) e alla pace che ha fallito tutti gli obbiettivi della sua delega (non si pretendeva la pace ma almeno un regolamento sulla partecipazione decente).
Il sindaco chiude poi con una suggestione sulla mobilità (oggi orientata da un ideologico accanimento contro l’utilizzo dell’automobile): trasporto rapido di massa sull’asse Nord – Sud. Uno pensa: finalmente si pensa ad una tramvia leggera? No, si parla di autobus a distanza di 5 minuti. Mezzi poco inquinanti, s’intende. Consoliamoci col fatto che anche questa sarà l’ennesima promessa non mantenuta.
Priamo Bocchi – Capogruppo Fratelli d’Italia

