Bocchi e Tagliaferri (FdI): “Sanità emiliana gestita con arroganza”

SMA MODENA
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“Stanno progettando in silenzio una delle più grandi riorganizzazioni sanitarie del territorio parmense, senza avere nemmeno il coraggio di coinvolgere i lavoratori, i cittadini e le istituzioni. Una modalità di governo opaca, arrogante e profondamente antidemocratica”.

È durissimo il commento dei consiglieri regionali Priamo Bocchi e Giancarlo Tagliaferri, del gruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, che ha depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere conto alla Giunta regionale della ventilata fusione tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e l’Ausl di Parma, operazione che – secondo fonti sindacali – sarebbe già in fase avanzata, senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori.

“Stiamo parlando – attaccano Bocchi e Tagliaferri – di un accorpamento che impatterebbe direttamente su tre ospedali strategici (Parma, Fidenza e Borgo Val di Taro) e su settori essenziali come radiologie e laboratori analisi. Il tutto avvolto da un silenzio inspiegabile, con i sindacati tenuti all’oscuro, i cittadini non informati e la politica regionale – cioè l’Assemblea – completamente ignorata. È uno stile di governo che disprezza il confronto, la trasparenza e persino i principi costituzionali”.

I consiglieri ricordano come l’articolo 46 della Costituzione sancisca esplicitamente il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende, e accusa la Giunta regionale di non rispettare neppure le fondamenta democratiche minime. “Parliamo di aziende pubbliche, non di proprietà privata. Ma si agisce come in una S.p.A. chiusa, dove le decisioni vengono calate dall’alto e i lavoratori sono solo un ostacolo da aggirare”, denuncia.

L’interrogazione di Fratelli d’Italia pone una serie di domande puntuali e non eludibili: esiste un progetto formale di fusione? A che punto è? Sono stati fatti studi di impatto? Quali garanzie occupazionali vengono offerte? E soprattutto: perché si escludono i rappresentanti del personale?

“La Giunta De Pascale – concludono Bocchi e Tagliaferri – predica ogni giorno partecipazione e condivisione, ma poi governa con logiche verticistiche e opache. Fratelli d’Italia non starà a guardare: pretendiamo risposte chiare, e soprattutto il rispetto dei lavoratori e dei cittadini. La sanità è pubblica, e le riforme si fanno con il consenso, non con i blitz notturni nei corridoi delle direzioni sanitarie”.