
I dati ENAC sul traffico aereo registrano una forte crescita del settore: nel 2024 sono stati 43.213.643 i passeggeri transitati nei quarantacinque aeroporti italiani con un incremento del +8% rispetto al 2024. 347 mila sono stati, invece, i movimenti aerei complessivi nei primi tre mesi del 2025, con +5% rispetto al 2024 e +3% sul 2019 (Benchmark pre-Covid).
In questo quadro nazionale favorevole, con il vicino aeroporto di Bologna saturo, l’aeroporto di Parma offre un quadro desolante con mancanza di manutenzioni, riparazioni in stand-by e in generale una situazione di incertezza circa gli investimenti futuri, attesi e improrogabili.
L’ingresso nella compagine di controllo del gruppo canadese Centerline e il recente aumento di capitale non hanno ancora prodotto risultati significativi.
Inoltre, negli ultimi giorni ulteriori turbolenze si sono registrate riguardo all’assetto societario e ai reali progetti di So.Ge.A.P.
Per questo ho presentato una interrogazione urgente a risposta immediata alla giunta regionale circa la situazione della società che gestisce lo scalo parmigiano. Il Giuseppe Verdi è una infrastruttura strategica per la costruzione di quella rete integrata degli aeroporti regionali sulla quale la giunta De Pascale dice di voler puntare e cruciale per le decine di lavoratori che, direttamente o meno, lì gravitano.
Per questo ho chiesto alla giunta di relazionare sul reale stato dell’arte della società di gestione e di chiarire se intenda intervenire in qualche modo nella risoluzione dei problemi nel rispetto dovuto delle dinamiche di mercato.
Priamo Bocchi, consigliere regionale FDI