Bocchi (FdI): “I privilegi immobiliari dei Circoli Arci a Parma”

SMA MODENA

Più volte ho sollevato critiche al sistema di privilegi di cui beneficia la costellazione dei circoli ARCI: un sistema consolidato nella nostra regione, imbastito da un robusto filo rosso che connette il mondo associativo targato PD.

Il comune, per esempio, concede in affitto i locali di via Testi, sede di ARCI e della sua costola Caos Organizzazione e spettacoli (alla quale è stato affidata organizzazione della rassegna Summertime senza bando) a un canone annuo di poco più di 5 mila euro mentre solo da poche settimane (grazie all’avv. Pagliari di Parmainfrastrutture) il circolo ARCI di viale Mentana pagherà un affitto dopo anni di occupazione.

Ieri ho depositato una interrogazione per chiedere lumi sull’immobile di via del Taglio 2, di proprietà di StT in liquidazione e nel quale ha sede il circolo ARCI Mu. In base ad un vecchio contratto di convenzione del 2007 scaduto nel 2013 (tra comune di Parma e ARCI Laboratorio delle idee) e di uno di comodato gratuito del 2016 (tra Alfa srl e la stessa associazione), il circolo é tenuto a pagare solamente una parte chi di contributo spese risultando per adempiente fino al 2023.

Oltretutto,
da alcuni giorni il la società STT ha avanzato richiesta di restituzione dell’immobile per gravi inadempienze evidenziate in una richiesta di sequestro inviata dal Tribunale di Parma al proprietario dell’area. Attendo che l’assessore di riferimento risponda in consiglio, aggiornando sulla vicenda.

Priamo Bocchi – Fratelli d’Italia