L’impegno dei Carabinieri nel garantire il rispetto delle misure alternative alla detenzione si concretizza in controlli quotidiani finalizzati a verificare la presenza delle persone nel luogo stabilito e a prevenire eventuali violazioni di legge. Tali verifiche, condotte con accuratezza, continuità e puntualità, sono fondamentali per tutelare la sicurezza della comunità e per intervenire tempestivamente in caso di irregolarità.
Il 19enne era stato sottoposto a una misura cautelare con l’attivazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”, disposta dal Tribunale del Riesame di Brescia per un grave reato che sarebbe stato commesso alla fine di dicembre 2024 in una provincia del Nord Italia. L’indagine aveva preso avvio dopo che, nello stesso periodo, una giovane donna si era presentata presso una Stazione dei Carabinieri in Lombardia denunciando di essere stata aggredita sessualmente da due ragazzi. Le verifiche investigative avevano portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 19enne, poi arrestato.
Nell’ottobre di quest’anno, il giovane era stato trasferito nel comune di Borgo Val di Taro e sottoposto agli arresti domiciliari, ancora una volta con l’utilizzo del braccialetto elettronico.
In questo quadro di costante vigilanza si inserisce la recente attività d’indagine dei Carabinieri della Stazione di Borgo Val di Taro, conclusasi con l’arresto del 19enne, ritenuto il presunto responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari.
Secondo la ricostruzione dei militari, la sera del 16 novembre una pattuglia in servizio di controllo del territorio ha notato nei pressi della stazione ferroviaria un giovane che si muoveva con atteggiamento sospetto e il volto parzialmente coperto dal cappuccio della giacca. I Carabinieri lo hanno fermato e identificato, riconoscendo in lui il 19enne sottoposto alla misura domiciliare.
Approfondendo gli accertamenti, i militari hanno constatato che il giovane era riuscito a manomettere il dispositivo elettronico di controllo e si era allontanato dall’abitazione senza alcuna autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, nel probabile tentativo di salire su un treno.
Il 19enne è stato quindi accompagnato in caserma, dove è stato dichiarato in arresto per evasione. Successivamente, la Sezione G.I.P./G.U.P. del Tribunale di Bergamo, ricevuta la comunicazione dei Carabinieri, ha convalidato l’arresto e ritenuto non più adeguata la misura degli arresti domiciliari, disponendo l’aggravamento con la custodia cautelare in carcere. Il giovane è stato infine trasferito nella struttura detentiva dai militari operanti.

