
I Carabinieri della Stazione di Fontanellato, nei giorni scorsi hanno arrestato un 58enne georgiano perché rientrato irregolarmente nel territorio dello Stato a seguito di: “espulsione disposta dal Prefetto con accompagnamento alla frontiera”.
L’episodio ha avuto origine a Busseto nel primo pomeriggio del 7 gennaio, due uomini sono stati sorpresi nel tentativo rubare merce all’interno di un supermercato locale, riuscendo inizialmente a fuggire.
I dipendenti del supermercato sono riusciti ad allertare il numero di emergenza 112, fornendo una descrizione dettagliata dei sospetti, sia per quanto riguarda le loro caratteristiche fisiche che gli indumenti indossati.
Grazie a queste informazioni, una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Fontanellato è riuscita a rintracciare i due malviventi non molto lontano dal luogo del furto. I due sospetti, un 62enne ed un 58enne stranieri, hanno fornito ai militari i loro passaporti che li hanno qualificati come cittadini georgiani.
Durante le operazioni di identificazione, è emersa un’anomalia a carico di uno dei due uomini che ha obbligato i militari ad effettuare un controllo più approfondito presso gli uffici della Compagnia di Fidenza.
Il 58enne, sottoposto ai previsti rilievi foto dattiloscopici è risultato un soggetto già censurato per pregresse vicende di polizia inerenti a reati contro il patrimonio e censito con un’altra anagrafica rispetto a quella evinta dal suo passaporto.
L’analisi delle impronte digitali ha restituito la vera identità dell’uomo e la sua irregolarità sul territorio nazionale, in quanto gravato da un divieto di reingresso in area Schengen fino al 08.04.2029.
Secondo quanto accertato e ricostruito dai militari, il 58enne era stato espulso dall’Italia nell’aprile 2024 a seguito di un provvedimento emesso dal Prefetto di Monza-Brianza eseguito dalla Questura dell’omonima provincia, con accompagnamento coattivo all’aeroporto di Milano-Malpensa e rimpatriato con un volo diretto nel suo paese di appartenenza, il tutto in applicazione del testo Unico sull’immigrazione.
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Raccolti tutti gli elementi probatori, a conclusione dell’attività d’indagine, il passaporto è stato sequestrato per successivi accertamenti mentre il 58enne è stato dichiarato in stato di arresto e dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della caserma di Fidenza è comparso davanti al giudice che, a seguito della convalida dell’arresto, lo ha condannato a 10 mesi di carcere venendovi immediatamente accompagnato.
È doveroso rilevare che l’odierno arrestato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.