Il consigliere regionale della Lega Tommaso Fiazza ha presentato un’interrogazione alla Giunta dell’Emilia-Romagna in merito alla sospensione delle concessioni del demanio idrico per uso venatorio nell’ambito del progetto di Rinaturazione dell’Area del Po nel mezzanese.
“Stando alla lettera inviata da Aipo lo scorso 18 dicembre, l’intervento prevede il blocco totale della caccia nei terreni interessati dai lavori di rinaturalizzazione da aprile 2025 a giugno 2026 e limitazioni parziali nei successivi cinque anni durante la fase di cure colturali. Tali restrizioni riguarderanno in particolare l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) Parma 3, penalizzando i cacciatori iscritti” spiega Fiazza.
Nell’interrogazione, Fiazza chiede quindi chiarimenti sui vincoli imposti e un’informazione più chiara per i cacciatori, oltre alla possibilità di ridurre le aree interdette alla sola fascia strettamente necessaria ai lavori. Inoltre, sollecita l’attivazione di misure di ristoro per gli ATC coinvolti e per i cacciatori interessati.
“È fondamentale garantire il giusto equilibrio tra sicurezza dei lavoratori impegnati nei cantieri, tutela ambientale e rispetto delle attività venatorie, riducendo al minimo i disagi per chi pratica la caccia nel rispetto delle normative. E soprattutto credo che chi esercita l’attività venatoria vada tutelato e rispettato, perché purtroppo la Regione sembra ricordarsi dei cacciatori soltanto quando ha bisogno di loro”, sottolinea Fiazza.
Ora si attende la risposta della Regione.


