“Nel Carcere di Parma, 4 detenuti in regime di 41-bis e almeno 16 agenti dei G.O.M., specializzati nel servizio di custodia dei detenuti sottoposti al regime differenziato, sono risultati positivi al Covid. Ho depositato un’interrogazione in merito al Ministro della Giustizia.
A causa del cronico sovraffollamento degli istituti penitenziari, a Parma come altrove, la maggiore contagiosità delle varianti del Coronavirus ha determinato una situazione preoccupante.
Ho portato all’attenzione del ministro l’opportunità di rivedere le linee guida e i protocolli delle misure anti contagio alla luce delle nuove varianti e la necessità di dotare agenti e operatori di dispositivi di protezione più performanti.
Inoltre, alla luce della recente relazione annuale della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna), che esplicitamente qualifica il regime del 41-bis come “un ruolo che va potenziato con nuovi investimenti per la creazione di strutture adatte allo scopo e non certo depotenziato”, ho proposto anche di valutare la possibilità di individuare nel piano carceri nuove strutture idonee per l’assolvimento della funzione prevista dall’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario, e da destinare in via esclusiva a tale scopo.”
Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega.

