
“Ho presentato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione comunale un maggiore impegno sulla prevenzione onde evitare allagamenti, disagi e danni in occasione di eventi atmosferici avversi.
Gli allagamenti di ieri in città hanno messo in luce gli effetti della pericolosa gestione del verde pubblico da parte del Comune.
In nome di una biodiversità estremista o “per favorire l’impollinazione”, come è stato detto, gli sfalci ritardati e minimizzati dal progetto “prati fioriti” hanno dato i loro prevedibili e disastrosi risultati, aiutati dalla scarsa pulizia di strade e tombini, coperti da una coltre di foglie e fiori, dal proliferare di erbacce su marciapiedi e stalli per la sosta, oltre alla carenza delle necessarie potature.
Il risultato lo abbiamo visto ieri: strade allagate a causa dei tombini ostruiti, viali e marciapiedi trasformati in fiumi e piscine piene di foglie, rami secchi, fiori e residui di piante, come accaduto, ad esempio, in via Kennedy e intorno al Parco Ducale, in viale Mentana e viale Fratti, in via Duca Alessandro e nelle strade intorno alla Cittadella, in via Fleming e zona Ospedale, e in zona EFSA.
Il sindaco e la giunta dovranno spiegare con quale modalità e frequenza è stata fatta la manutenzione dei tombini nei mesi scorsi e se intendono procedere alla potatura delle piante che in molti quartieri ormai sfiorano gli edifici e offuscano l’illuminazione pubblica.
Per la Lega la prevenzione è essenziale e per questo chiediamo all’amministrazione di garantire una migliore gestione del verde, più pulizia di strade, marciapiedi e tombini”.
Così Laura Cavandoli, deputata e capogruppo della Lega in consiglio comunale a Parma.