
Il tema dei negozi etnici è stato portato alla attenzione del sindaco Pizzarotti e della sua giunta già oltre un anno fa.
Il gruppo consiliare della Lega a Ottobre del 2017 aveva depositato una interrogazione per la tutela dei quartieri storici, dove già allora si evidenziava la necessità da approntare delle contro misure per impedire il proliferare di realtà commerciali che oltre ad essere difficilmente controllabili sotto il profilo sanitario, erano e sono avulse dal contesto storico commerciale cittadino.
Chiedevamo, inoltre, se esistesse o meno un registro per i piccoli negozi che vendono prodotti alimentari tipici locali, in ragione oltre che del riconoscimento da parte dell’Unesco di Parma capitale della gastronomia, per rispondere anche all’ esigenza da parte di tanti turisti di volere acquistare i nostri prodotti ma non sapere dove.
Come su tanti altri aspetti, anche sul tema dei negozi alimentari etnici (comprese le attività di ristorazione) questo Sindaco e questa giunta hanno fatto poco se non nulla.
Anzi la situazione oggi appare peggiorata rispetto ad un anno fa.
Suggerimmo allora a Pizzarotti & co. di avvalersi del “Decreto Scia” e cioè adottare delibere atte a delimitare zone o aree di particolare interesse storico in cui è vietato l’esercizio di attività giudicate non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
Con sempre maggiore frequenza apprendiamo di notizie riguardo a risse, bivacchi, degrado intorno a questi negozi o di controlli igienico sanitari che riscontrano gravi carenze in questo genere di attività.
Il recente controllo operato dal reparto della polizia municipale annonaria di Parma che ha portato alla chiusura di un ristorante etnico in via Emilia est è solo l’ultimo capitolo di una serie di situazioni di irregolarità dirette ed indirette che convergono e gravitano intorno a questi esercizi.
Ribadiamo ciò che abbiamo sempre denunciato e cioè che la salute pubblica va tutelata con tutte le energie che un amministrazione comunale può indirizzare.
Occorre aprire gli occhi, senza preconcetti ideologici, sul fatto che quando i controlli vengono eseguiti questi portano i risultati attesi.
Ci impegneremo a spronare con maggiore incisività Sindaco e Giunta a far si che gli organi comunali preposti alle attività di controllo agiscano capillarmente, con programmazione e con maggiore frequenza su quelle realtà commerciali, come i negozi alimentari etnici, che espongono la salute pubblica maggiori rischi.
Luca Ciobani – consigliere Lega Nord Parma