ColornoPhotoLife 2025: la memoria diventa arte e conquista il pubblico

di AndreaMarsiletti2

Si è conclusa con numeri straordinari di partecipazione la 16esima edizione del ColornoPhotoLife, che dal 26 al 28 settembre ha trasformato l’Aranciaia di Colorno in un vibrante crocevia dell’arte visiva contemporanea. Tre giornate intense dedicate al tema “Memorie: ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà” che hanno confermato il festival come uno degli appuntamenti più attesi del panorama fotografico nazionale.

L’interesse del pubblico si è concentrato in particolare sulla mostra trainante “MISTER FANTASY. 50 anni di musica nelle fotografie di Carlo Massarini”, che ha offerto ai visitatori un viaggio emozionale attraverso 100 scatti di grandi dimensioni e oggetti personali dell’autore, testimonianza di una vita intera dedicata alla documentazione del panorama musicale internazionale dalla fine degli anni Sessanta a oggi. Straordinario successo hanno riscosso la visita guidata del sabato con Massarini alla scoperta della sua esposizione in Aranciaia e il talk al MUPAC con l’autore e il curatore Ascanio Kurkumelis, moderato da Francesco Monaco, che ha registrato una partecipazione eccezionale di pubblico. 

“Questi numeri straordinari di partecipazione ci riempiono di orgoglio e ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta – ha spiegato Gigi Montali, direttore artistico e presidente del gruppo fotografico Color’s Light di Colorno -. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare non solo la qualità espositiva, ma anche la nostra capacità di creare un dialogo autentico tra grandi maestri e giovani talenti. La scelta di dedicare questa edizione al potere universale della memoria attraverso la musica, con la straordinaria personale di Carlo Massarini, si è rivelata vincente”.

Grande apprezzamento anche per le altre mostre al piano terra dell’Aranciaia: “L’amico, Giovannino Guareschi” dall’archivio di Alessandro Minardi con 60 fotografie inedite dello scrittore nella sua terra parmense, un progetto fortemente voluto dal direttore artistico Gigi Montali per raccontare l’identità emiliana attraverso immagini familiari e intime, arricchite da oggetti personali incluso il disco “Carlotta” che Guareschi fece incidere dedicandolo alla figlia. Da non perdere anche “Alla ricerca dell’anima dell’Oltretorrente di Parma” di Antonio Mascolo, che ha saputo cogliere l’essenza del quartiere attraverso una lettura metaforica, e le suggestive collettive “Quando la fotografia si accorse dello sport” (Archivio Fondazione 3M) che documenta la memoria sportiva, e “AY, ME CUBA” curata da Laura Manione con 100 immagini che offrono una memoria affascinante dell’isola caraibica. 

“Le cinque esposizioni al piano inferiore dell’Aranciaia sono tutte autoprodotte – ha poi aggiunto Montali – abbiamo voluto raccontare diverse tipologie di ricordo: quello sportivo grazie alla collaborazione con Fondazione 3M, l’impronta urbana attraverso lo sguardo di Mascolo sulla città, la testimonianza della bassa padana con Guareschi, una narrazione cubana realizzata da più fotografi, e infine 50 anni di fotografia musicale con Carlo Massarini. Sempre di più negli anni cerchiamo di proporre progetti di nostra produzione per dare al festival una propria identità distintiva. Ringrazio i miei ragazzi dell’organizzazione, senza i quali non sarebbe stato possibile far funzionare questa grande macchina”.

Al primo piano dell’Aranciaia (al MUPAC), cinque mostre dedicate ai temi di grande attualità hanno confermato la vocazione del festival di dare spazio ai giovani talenti e alle nuove visioni: da “Spine” di Andrea Bettancini a “YES, WE DO” di Elisa Mariotti, fino a “NET-ZERO TRANSITION” di Simone Tramonte, ogni esposizione ha saputo interpretare il tema della memoria con linguaggi innovativi e contemporanei.

Il successo non si è limitato agli spazi dell’Aranciaia: le mostre diffuse sul territorio hanno portato la fotografia in diverse location, dalla Venaria alla sala Juventus con i 12 laboratori DiCult della FIAF, dagli spazi commerciali di Colorno fino ai comuni di San Polo di Torrile e Sorbolo, trasformando l’intero comprensorio in una grande galleria a cielo aperto.

Nel weekend si sono svolte anche le letture portfolio, parte integrante del festival, dedicate a fotografi emergenti: 93 autori partecipanti in totale. Il “15° Premio Portfolio Maria Luigia”, tappa della selezione fotografica nazionale Portfolio Italia, è andato a Daniele Ferrini con “Notte, giorno, sera… e ancora notte”, che si è aggiudicato anche il primo “Premio Colore Nando Ferrari”; al secondo posto si sono classificati Cristina Corsi e Antonio Lorenzini con “Burkinabè, siamo tutti persone”. Il Premio FIAF a tema “Memorie” ha decretato vincitrice Alma Schianchi con “Ricordi…”, mentre il  4° premio fanzine Read-Zine ha visto trionfare Serafino Fasulo con “Butta via il ciuccio”.

Il ColornoPhotoLife 2025 prosegue con le sue 10 mostre fotografiche visitabili fino al 2 novembre 2025 nei weekend e nei giorni festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso alle mostre del piano terra in Aranciaia: 10€, ridotto 8€; ingresso gratuito per quelle al MUPAC. Il mese di ottobre vedrà inoltre l’espansione dell’orizzonte culturale del Festival con un ricco programma che intreccerà fotografia, musica e presentazioni editoriali. Per informazioni aggiuntive e per il programma si consiglia di visitare il sito del festival: www.colornophotolife.it

Leggi anche:

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

 

direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it