Partiamo dalla coda. La SPAL, come ampiamente prevedibile, scende in serie B sconfitto in una partita tra le ultime, la vittoria al fotofinish del Brescia tiene viva una debole fiammella. La sconfitta del Lecce in casa Genoa, vero spareggio delle terzultime regala alle rondinelle solo la prospettiva di finire terz’ultima e quindi sempre condannata alla retrocessione. Ma non sarà semplice, il Lecce visto sotto la Lanterna venderà cara la pelle sempre che il suo giocatore talentuoso, Mancosu, si tolga dalla testa la paura di calciare rigori sulla Luna.
Appena più in alto la Fiorentina batte il Toro e si mette al riparo da brutte sorprese, ma c’è un ma… I presidenti di Fiorentina e Toro magari sperano di uscire dalla palude dove si sono cacciate nonostante i gioielli non manchino: da una parte Ribery e Chiesa e dall’altra Belotti non sono bastati a migliorare la situazione. Due squadre dal glorioso passato meritano molto di più.
Andando più avanti troviamo nella terra di mezzo il Verona e il Parma che, abbandonate le chance europee, vivono alla giornata.
Approdiamo quindi alla classifica delle prime. L’Inter acciuffa il pari su rigore del necessario Lukaku, giocatore ormai imprescindibile che pareggia un match dove passa in vantaggio a Roma contro una squadra che era in salute e viene rimontata. Il pari serve a poco perché la classifica dietro la Juve resta compressa. Tre squadre in un fazzoletto per cercare di arrivare secondi.
È dunque questo, arrivare alle spalle della cannibale Juventus, il grande obiettivo stagionale?
I veri obiettivi per diverse squadre di vertice sono fuori dai confini italiani. La Champions tornerà il 7 agosto con la Juve impegnata contro il Lyone all’Allianz Stadium e un risultato come quello di ieri che l’ha vista vincere contro una Lazio incerottata la sbatterebbe fuori dal mini-torneo portoghese. Il confine che passa da stagione normale – uno scudetto a Torino è il minimo aziendale – a una straordinaria riguarda esclusivamente il risultato nella ossessionante Champions.
E le altre? Il Napoli da settimane gioca con la mente rivolta al Camp Nou dove sogna di fare fuori il Barcellona, l’Atalanta se la vedrà ai quarti contro un PSG pieno di talenti ma che non gioca da mesi, e l’Inter dovrà vedersela in Europa League contro il Getafe mentre la Roma giocherà contro il Siviglia.
Se la situazione appare ormai cristallizzata in cima al torneo non così nella zona bassa dove la lotta per evitare la serie B è ancora aperta. I dubbi saranno fugati nel giro di pochi giorni. da stasera torna già il campionato che non osserva neppure il canonico giorno di riposo.
Alle 19,30 scenderà in campo l’Atalanta, in casa contro il Bologna, più tardi sarà la volta del Milan che va a fare visita al Sassuolo.
Altre partite da seguire: Lecce Brescia e il derby della lanterna.
Da questo turno in poi ogni giornata può essere utile a decretare la vittoria della Juventus, che andrà a giocare a Udine dove vinse uno scudetto memorabile un famoso 5 maggio, e a dare le ultime sentenze del campionato più pazzo di sempre.
Alla prossima,
Gianni Bandiera

