
“A Parma, come in regione, si continua a parlare di “Hub del commercio” senza chiarire cosa sia davvero. Un concetto usato come slogan, dietro al quale si cela il vuoto più assoluto in termini di progettazione e visione.”
Lo scrive Virginia Chiastra, consigliera comunale lista Gruppo Vignali sindaco.
“La giunta di Guerra sembra aver aderito al progetto solo sulla base della promessa di finanziamenti a fondo perduto, ma ad oggi le idee sembrano veramente molto scarse. Dove sono le iniziative per sostenere davvero le vie commerciali, l’arredo urbano, il rilancio dei negozi sfitti? Quali idee sono state messe in campo per rendere attrattiva la città, per restituire centralità a quelle zone che potrebbero essere veri poli di aggregazione e sviluppo? Serve un cambio di passo reale. Un city manager per il commercio, ossia una figura che sappia coordinare, programmare e condividere strategie con privati, imprenditori e associazioni di categoria proprio come già stato fatto in passato dall’amministrazione Vignali. Non basta più affidarsi alle indubbie grandi capacità dei singoli attori: i commercianti, gli artigiani e le associazioni di categoria sono stati lasciati soli. Proponiamo l’istituzione di veri e propri distretti commerciali, incubatori di idee e progetti che uniscano promozione, comunicazione, eventi e azioni mirate.
Gastronomia e arte devono essere centrali – come dimostra il potenziale di Piazza Ghiaia e del nuovo Mercato coperto di Campagna Amica – per riportare i parmigiani in centro e attrarre nuovi flussi turistici di qualità. Così come dev’essere centrale ancora una volta la sicurezza, la prima problematiche che lamentano i commercianti della nostra città e che ancora una volta non viene trattata con la giusta serietà: dall’assessore competente in materia che parla come se fosse un passante al capogruppo del Pd che in ogni suo intervento sulla stampa va praticamente contromano in autostrada. Insomma, la mancanza di visione, oggi più che mai, è evidente. Anche in confronto con altre realtà regionali: basti guardare alla Lombardia, che ha investito risorse importanti non solo in infrastrutture ma anche in formazione per i giovani nel settore terziario. Parma resta ferma.
L’offerta estiva è ancora una volta deludente con eventi non in grado di generare ritorni duraturi. È ora che l’amministrazione comunale esca dall’improvvisazione e inizi a costruire, davvero, il rilancio del commercio cittadino non solo con le parole.”