Costruzioni in calo: produzione e fatturato giù del 6,3% nel primo semestre 2025

La flessione più marcata rispetto alla media regionale. Soffrono soprattutto le piccole imprese e l’artigianato

di Tatiana Cogo

L’industria delle costruzioni parmense rallenta. Nel primo semestre del 2025, circa un quarto delle imprese ha registrato un calo dell’attività, con una contrazione complessiva del 6,3% del volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dalle elaborazioni dell’ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia, relative alle piccole e medie imprese fino a 500 dipendenti.

Rispetto a giugno 2024, il 69% delle aziende segnala una produzione stabile, il 24% in diminuzione e solo il 7% in crescita. Anche sul fronte del fatturato il quadro resta fragile: stabilità e calo si equivalgono (entrambe al 45%), mentre solo il 10% dichiara un aumento.

La situazione nel Parmense risulta più critica della media regionale, dove il fatturato è sceso del 3,5%. A livello locale, la quota di imprese che denuncia una flessione della produzione supera di quattordici punti percentuali la media dell’Emilia-Romagna.

Ancora più pesante il quadro per l’artigianato edile, dove il 32% delle imprese segnala un calo di produzione e quasi nessuna crescita. Il fatturato medio cala dell’11,3% (contro il -4,6% regionale), con una contrazione per il 63% delle aziende e stabilità per il 34%. Le microimprese (1-9 dipendenti) accusano una flessione del 10,9%, mentre quelle più strutturate (oltre 10 dipendenti) limitano la perdita al 2,4%.

Guardando al futuro, prevale la cautela: il 52% delle imprese prevede stabilità nei prossimi dodici mesi, il 36% spera in una ripresa e l’11% teme un possibile ritiro dal mercato. Nell’artigianato, la fiducia cala ulteriormente: solo il 23% prevede sviluppo, mentre il 21% ipotizza di chiudere l’attività.

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