Dal governo quindici milioni a Parma per realizzare nuovi alloggi. I parlamentari emiliani m5s: “Misura da noi fortemente voluta”

di UG

Quindici milioni di finanziamenti statali per la nuovi progetti di edilizia pubblica, come la realizzazione di nuove case popolari in tre quartieri della città (progetto Abitare+Parma): è quanto ora ha messo a disposizione del Comune di Parma il governo, a seguito del decreto interministeriale 395 emanato dal governo Conte 2 il 16 settembre 2020. Queste importantissime risorse, che serviranno a realizzare 71 nuovi alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) nelle aree di proprietà comunale in via Guastalla (San Leonardo), via Raimondi (Montanara), nel quartiere Cinghio sud (zona orti sociali) e in via Langhirano sono state stanziate nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare, PinQua, del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.

“Si tratta di una misura che abbiamo fortemente voluto durante il precedente esecutivo e che ora si concretizza con l’effettivo trasferimento delle risorse, derivanti in gran parte dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi.

“Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti, tra cui quello che riguarda Parma, hanno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. I progetti che andranno a svilupparsi permetteranno un miglioramento della condizione di vita, all’interno delle città, per tutti i suoi cittadini”, sottolineano gli esponenti pentastellati.

“Riqualificando spazi urbani, inoltre, si eviterà anche eventuale nuovo consumo di suolo. Secondo gli ultimi dati di ISPRA sul consumo di suolo il nuovo cemento interesserebbe il ben il 21% a livello di Comune di Parma, segno che la Giunta continua a non riqualificare abbastanza la nostra città nonostante i numerosi strumenti a disposizione. Speriamo che questi ulteriori finanziamenti segnino una nuova strada da percorrere, fatta di maggiore riqualificazione e meno nuovo cemento”, concludono Zanichelli, Spadoni, Mantovani e Lanzi.

 

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