Dpcm: cosa si potrà fare e cosa no a Natale, Capodanno e durante tutte le festività

SMA MODENA
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Al ristorante o in albergo, come si potranno celebrare le prossime festività natalizie.

Ecco le misure previste nel nuovo Dpcm (in vigore da domani al 15 gennaio) approvato dal Cdm. 

COPRIFUOCO
A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “È in ogni caso fortemente raccomandato – prosegue il testo – per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Nessuna deroga al divieto di mobilità durante le festività, in base alla bozza del nuovo Dpcm. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento “in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome”, e il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute, È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, “anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.

CENTRI COMMERCIALI
Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. Lo prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni. “Fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole”.

SHOPPING
Fino all’Epifania negozi aperti fino alle 21. Centri commerciali chiusi nei weekend

MESSE
Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno anticipate alle 20.00

SPORT
Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”

ANZIANI
Non si potranno incontrare il 25 il 26 e il 1 gennaio 2021 se residenti in un altro comune

CIBO DA ASPORTO
Resta la consegna a domicilio e asporto fino alle 22

SECONDE CASE
Si può raggiungere la seconda casa solo se si trova nella stessa Regione

VIAGGI
Di ritorno da un viaggio all’estero permane la quarantena di 14 giorni

PRANZO E CENA DI NATALE
Si raccomanda di festeggiare solo con familiari conviventi

SCUOLA
Dal 7 gennaio superiori in presenza al 50%

RISTORANTI
I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo.

CINEMA E TEATRI
Resteranno chiusi per tutte le festività

IMPIANTI SCIISTICI
Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. E’ quanto prevede la bozza del Dpcm che entrerà in vigore da domani e sarà valido fino al 15 gennaio. “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts. Le misure assunte sono “rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”, si legge ancora nella bozza del dpcm.