Due uomini tornano in carcere: la Polizia esegue aggravamenti delle misure cautelari

SMA MODENA
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Era stato affidato ai servizi sociali per scontare una pena per truffa, ma un nuovo cumulo di condanne ha fatto scattare la revoca del beneficio. Un altro, invece, ha violato i domiciliari ed è finito direttamente in cella. Sono queste le due operazioni condotte in meno di 48 ore dalla Squadra Mobile della Questura di Parma, che ha dato esecuzione a due provvedimenti di aggravamento delle misure cautelari nei confronti di un 51enne italiano e di un 37enne di origine domenicana.

Il primo intervento è avvenuto nel pomeriggio del 24 luglio: gli agenti hanno arrestato un cittadino italiano di 51 anni, per il quale il magistrato di sorveglianza ha disposto la cessazione dell’affidamento in prova al servizio sociale e il trasferimento in carcere. L’uomo, già condannato per reati legati a truffe multiple, stava scontando la pena in libertà vigilata. Tuttavia, un nuovo titolo esecutivo ha fatto lievitare la pena complessiva oltre il limite dei sei anni previsto per il beneficio, facendo così scattare l’automatico ritorno in cella.

Il secondo episodio si è verificato la sera successiva: un 37enne domenicano, imputato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato rintracciato dalla polizia dopo essersi allontanato arbitrariamente dal domicilio in cui era ristretto. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma ha quindi disposto l’aggravamento della misura cautelare, sostituendo i domiciliari con la custodia cautelare in carcere.

Entrambi sono stati condotti negli uffici della Questura per gli adempimenti di rito, al termine dei quali sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Parma, dove restano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Due casi distinti, ma accomunati da un’unica certezza: la tolleranza zero delle forze dell’ordine nei confronti di chi infrange la legge e viola le misure a cui è sottoposto.