Europa Verde: “Caro bollette e disservizi, serve un nuovo patto tra Comune e Iren”

di UG

In un incontro svoltosi a San Leonardo, Europa Verde ha delineato la propria strategia in tema di servizi pubblici e transizione energetica. Durante l’incontro pubblico sono state sottolineate le criticità nel rapporto tra Comune e Iren che, secondo Europa Verde, dovranno essere al centro dell’attenzione della prossima Amministrazione. “Ci sono servizi, come la fornitura di gas e elettricità, -chiarisce il Candidato Consigliere Rolando Cervi, promotore dell’incontro- sui quali i cittadini possono scegliere, ed è legittimo che Iren agisca come una qualunque impresa che compete sul mercato”.

“Ce ne sono invece altri, come l’acqua potabile, il teleriscaldamento, la gestione rifiuti, sui quali gode di un regime di monopolio. Su questi è indispensabile che la prossima Amministrazione esca dalla situazione di passiva subalternità di questi anni, richiamando Iren alle proprie responsabilità. Non è ad esempio accettabile che i costi del teleriscaldamento siano collegati al mercato degli idrocarburi, quando il calore proviene in larga parte dall’incenerimento di rifiuti, combustibile che Iren non acquista certo sul mercato, ma ottiene venendo anzi pagata per il servizio di raccolta. I cittadini si trovano di fronte a bollette condominiali raddoppiate, mentre la multiutility (di cui, ricordiamolo, il Comune detiene quote azionarie e un posto in CdA) macina profitti favolosi al di fuori di qualunque logica di mercato”.

Nella seconda parte dell’incontro, il candidato Consigliere Vittorio Favaro, ingegnere esperto in gestione dell’energia, ha approfondito il tema delle comunità energetiche, strumento normativo di grande potenzialità per gli edifici residenziali: “L’amministrazione comunale può accompagnare i cittadini nel percorso di creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili in vari modi: facendosi promotore delle comunità attraverso campagne informative,  facilitando la nascita delle comunità sul territorio mettendo in relazione i diversi soggetti, e infine mettendo a disposizione i propri tetti e partecipando in prima persona alla creazione di una comunità energetica rinnovabile. Inoltre il Comune deve far pesare il suo ruolo nei confronti del Distributore Locale (Iren tramite IReti), e rimuovere eventuali ostacoli organizzativi e normativi.”

“L’emergenza climatica ormai conclamata e la guerra alla porte dell’Europa richiamano tutti gli attori ad una maggiore responsabilità, abbandonando opportunismi e rendite di posizione” concludono i relatori. “Tra i primi atti che promuoveremo dopo l’insediamento del prossimo Consiglio Comunale ci sarà quello di chiamare Iren a un confronto serio con il Comune. La multiutility locale ha in mano servizi pubblici, come acqua, rifiuti, teleriscaldamento, nonchè la gestione degli impianti di distribuzione tramite Ireti, con significativi impatti ambientali, economici e sociali sulla comunità di Parma. Il livello di questi servizi è ad oggi per molti aspetti insoddisfacente, e di fronte a tante segnalazioni di ritardi e disservizi quotidiani non è più possibile voltare la testa dall’altra parte, come ha fatto finora l’amministrazione uscente.”

 

 

 

 

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