La vigilanza lo ha notato aggirarsi con fare sospetto, i Carabinieri intervenuti tempestivamente lo hanno denunciato per furto. La merce rubata del valore di quasi 3.000 euro è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Roccabianca hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 26enne dell’est Europa che, sulla scorta degli accertamenti e verifiche svolte è ritenuto il presunto responsabile di furto di capi d’abbigliamento “griffati” dall’interno di un negozio di un centro commerciale di Fidenza.
L’episodio criminoso si è verificato nel pomeriggio del 31 maggio, quando gli addetti alla sicurezza del polo commerciale borghigiano hanno notato, attraverso le telecamere di sorveglianza, la presenza di un uomo che si muoveva con fare sospetto.
La visione dei sistemi di video sorveglianza, ha permesso di ricostruire la dinamica degli eventi. L’uomo è stato notato girare nella galleria del centro commerciale con in mano una borsa “sospetta”.
Approfittando della presenza di molti clienti data la giornata prefestiva, l’uomo è entrato in un negozio di abbigliamento di un brand blasonato e ne è uscito dopo pochi minuti con la stessa busta piuttosto grande e all’apparenza gonfia e pesante.
A questo punto, gli addetti alla sicurezza hanno deciso di intervenire per effettuare un controllo e verificarne il contenuto. Vista la situazione “particolare“, gli addetti hanno prontamente allertato i Carabinieri, che sono sopraggiunti in pochi minuti.
L’uomo è stato subito fermato e, durante il controllo della busta, i militari hanno rinvenuto “19 camicie” con ancora attaccato il dispositivo antitaccheggio. Approfondendo il controllo, visto che la barriera antitaccheggio non era entrata in funzione nonostante l’uomo fosse uscito con la merce ancora equipaggiata dei dispositivi antifurto, è stata visionata la borsa, che i Carabinieri hanno accertato essere stata modificata artigianalmente. Infatti, erano state applicate delle contro pareti con dei fogli dall’alluminio, creando in questo modo una “schermatura” che ha impedito il funzionamento del sistema antitaccheggio.
La refurtiva, del valore di quasi 3.000 euro, è stata riconosciuta e riconsegnata al direttore del negozio, che ha sporto denuncia. A questo punto, l’uomo è stato condotto nella caserma di Fidenza, dove è stato compiutamente identificato in un cittadino dell’est Europa di 26 anni in Italia senza fissa dimora.
Al termine dell’attività, sentiti i testimoni e acquisiti tutti gli elementi probatori emersi a suo carico, il 26enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
È doveroso osservare che l’odierno indagato è allo stato solo indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma

