L’ingegnoso sistema per fare shopping gratis sembrava aver funzionato. Ma i tre non sono riusciti ad allontanarsi dal parcheggio perché intercettati e fermati da una pattuglia dei Carabinieri avvisata dall’addetto alla sicurezza del centro commerciale. La refurtiva, del valore di circa 350 euro, è stata restituita ai titolari dei negozi colpiti.
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Fidenza hanno concluso una rapida attività investigativa, denunciando alla Procura della Repubblica di Parma un 40enne, una 53enne e una 30enne, tutti di origine straniera e residenti fuori regione. Gli accertamenti hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ritenendoli, in concorso tra loro, i presunti responsabili del furto aggravato di capi d’abbigliamento griffati in danno di tre negozi d’abbigliamento di un centro commerciale della zona.
L’intervento è stato originato dalla segnalazione al 112 da parte della guardia giurata del centro commerciale, che ha comunicato l’attivazione del sistema antitaccheggio di un negozio d’abbigliamento. La guardia ha riferito di aver visto tre persone uscire frettolosamente dal negozio e dirigersi verso il parcheggio con delle borse, fornendo una descrizione dettagliata fondamentale per l’intervento.
I Carabinieri hanno immediatamente individuato e bloccato tre persone corrispondenti alla descrizione. Il gruppo, composto da due donne di 53 e 30 anni e un uomo di 40, tutti di origine straniera e due con precedenti per reati contro il patrimonio, era in procinto di lasciare il centro commerciale a bordo di un’automobile. La perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di diversi capi d’abbigliamento griffati, nuovi e ancora prezzati, in parte privati del dispositivo antitaccheggio. Inoltre, all’interno dell’auto è stato trovato e sequestrato un potente magnete idoneo a rimuovere le placche antitaccheggio.
Nessuna delle tre persone fermate ha saputo fornire una giustificazione plausibile o prove d’acquisto per la merce rinvenuta. I capi, dal valore commerciale complessivo di quasi 350 euro, sono stati restituiti ai titolari dei tre negozi, che li hanno riconosciuti come merce appena asportata presentando denuncia.
Dopo aver ascoltato i testimoni e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza, i Carabinieri hanno denunciato i tre presunti responsabili all’Autorità Giudiziaria. Le persone indagate sono al momento solo indiziate di reato e la loro posizione sarà esaminata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del procedimento, con una eventuale condanna passata in giudicato che ne definirà la responsabilità, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.

