
Nei giorni scorsi, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Fidenza hanno concluso una rapida attività investigativa, denunciando alla Procura della Repubblica di Parma quattro uomini di origine sudamericana (un 39enne, un 32enne, un 27enne e un 25enne).
Gli approfonditi accertamenti e le verifiche svolte hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a loro carico, ritenendoli, in concorso tra loro, i presunti responsabili del furto aggravato di capi d’abbigliamento griffati in danno di 4 negozi d’abbigliamento di un centro commerciale della zona.
L’intervento dei Carabinieri è stato originato o a seguito della segnalazione al 112 da parte della guardia giurata del centro commerciale, che ha comunicato l’attivazione del sistema antitaccheggio di un negozio d’abbigliamento. La guardia, dimostrando prontezza e professionalità, ha inoltre riferito di aver visto alcuni individui uscire frettolosamente dal negozio e dirigersi verso il parcheggio con delle borse, fornendo una descrizione dettagliata che si è rivelata fondamentale per l’intervento dei militari.
I Carabinieri, raggiunto tempestivamente il luogo segnalato, hanno immediatamente individuato e bloccato i soggetti sospetti, corrispondenti alla descrizione fornita. Il gruppo, composto da quattro uomini di origine sudamericana, tutti senza fissa dimora in Italia, era in procinto di lasciare il centro commerciale, intento a caricare delle borse a bordo dell’auto a loro in uso.
La successiva perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di due borse artigianalmente schermate con fogli d’alluminio, un espediente volto ad eludere i sistemi antitaccheggio. All’interno delle borse sono stati trovati diversi capi d’abbigliamento griffati, tra cui 8 t-shirt, una polo e 2 gilet. Inoltre, sempre all’interno dell’auto, Carabinieri hanno rinvenuto alcuni rotoli di alluminio e nastro adesivo, materiali identici a quelli utilizzati per la fabbricazione delle borse schermate. Nessuno dei quattro uomini è stato in grado di fornire una giustificazione plausibile o di esibire prove d’acquisto per la merce rinvenuta.
Ma la scoperta più sorprendente è avvenuta durante la perquisizione personale dei fermati. I militari hanno infatti individuato un ingegnoso sistema per nascondere la merce rubata: tre dei quattro uomini indossavano sotto la maglietta una panciera schermata, dotata di una grossa sacca interna, progettata per occultare i capi d’abbigliamento sottratti dai negozi.
L’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza del centro commerciale ha confermato i sospetti dei Carabinieri. I video hanno mostrato il gruppo muoversi con disinvoltura all’interno dei negozi, con ruoli ben definiti: alcuni fungevano da “palo”, distraendo il personale o creando confusione, mentre altri si occupavano di sottrarre i capi d’abbigliamento e nasconderli nelle panciere schermate.
I capi d’abbigliamento rinvenuti, dal valore commerciale complessivo di quasi 700 euro, erano ancora provvisti delle etichette originali e dei dispositivi magnetici antitaccheggio.
I titolari dei quattro negozi colpiti hanno riconosciuto la merce come propria che gli è stata restituita al termine della presentazione delle rispettive denunce.
Al termine degli accertamenti, dopo aver ascoltato i testimoni, acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e sequestrato i manufatti dove avevano occultato la merce asportata, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tutti e quattro gli uomini, già noti per una pluralità di reati specifici commessi con lo stesso modus operandi.
Si sottolinea che le persone arrestate sono, al momento, solo indiziate di reato e che la loro posizione sarà esaminata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del procedimento, con una sentenza definitiva che sarà emessa solo in caso di condanna passata in giudicato, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.