Aveva tentato un colpo clamoroso, rubando tre trattori agricoli dall’interno del parcheggio dell’Interporto di Fontevivo e provando persino a guadare il fiume Taro per allontanarsi. Ma il piano, nella notte del 3 maggio 2021, era finito nel peggiore dei modi: due mezzi erano rimasti impantanati nel letto del fiume, costringendo i ladri a fuggire a piedi, abbandonando parte del bottino e anche alcuni indumenti.
Proprio quei reperti abbandonati sulla riva del Taro – una maglietta, un berretto e un paio di calzini – si sono rivelati decisivi per chiudere il cerchio investigativo. Nei giorni scorsi, dopo un lungo lavoro tecnico e scientifico, i Carabinieri della Stazione di Fontanellato hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 42enne straniero, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, identificato come uno dei presunti autori del furto.
Quella notte, i Carabinieri erano intervenuti su segnalazione degli addetti alla sicurezza, che avevano notato una recinzione abbattuta. I militari avevano subito accertato che tre trattori agricoli di ingente valore erano stati sottratti dal parcheggio dell’interporto, dove si trovavano in attesa di essere esportati.
Poche ore dopo, un primo mezzo era stato rinvenuto abbandonato in via del Pescatore, mentre gli altri due erano stati trovati all’alba insabbiati nel Taro, con l’acqua che arrivava fino alla cabina di guida.
Le indagini avevano subito rivelato che i ladri, nel tentativo di attraversare il fiume, erano rimasti bloccati e avevano abbandonato i mezzi, scappando a piedi e lasciando sul posto alcuni indumenti bagnati.
Gli oggetti recuperati furono repertati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Fidenza e inviati al Ris di Parma, dove furono sottoposti ad analisi biologiche. Dalle tracce organiche fu estrapolato un profilo genetico maschile, rimasto a lungo senza identità.
La svolta è arrivata recentemente grazie alla comparazione con la Banca dati nazionale del Dna, che ha permesso di collegare in modo inequivocabile il profilo genetico al 42enne oggi denunciato.
Sulla base degli elementi probatori raccolti, i Carabinieri hanno denunciato l’uomo per furto aggravato, in attesa delle determinazioni della Procura di Parma.
L’indagato è allo stato solo presunto responsabile del reato contestato e che la sua posizione sarà valutata dall’autorità Giudiziaria nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.