Forza il cancello di una navata e ruba nella Cattedrale di Parma

SMA MODENA
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Centro, con la preziosa collaborazione di quelli della Stazione di Parma Oltretorrente, hanno concluso un’accurata indagine che ha portato alla denuncia, alla Procura della Repubblica di Parma, di un 41enne straniero ritenuto, a seguito di approfonditi accertamenti e verifiche, il presunto responsabile del furto aggravato di un telefono cellulare dall’interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel Duomo di Parma.

L’indagine ha avuto origine dalla denuncia sporta dal presidente del Consiglio di Amministrazione della Fabbriceria della Cattedrale di Parma.

Stando alla ricostruzione dei fatti, verso mezzogiorno del 5 giugno scorso, uno dei custodi con funzioni di vigilanza nella Cattedrale ha telefonato al presidente della Fabbriceria per informarlo che, durante la mattinata, approfittando dell’orario di apertura, qualcuno aveva forzato il cancello della “Cappella del Consorzio dei vivi e dei morti”, situata nella navata nord della Cattedrale, appropriandosi di un telefono cellulare di proprietà della Fabbriceria.

Il custode ha riferito di aver notato, quella mattina, la presenza di un uomo sospetto che chiedeva l’elemosina ai fedeli. Lo ha monitorato per un certo periodo, poi, spostandosi all’interno della Cattedrale, lo ha perso di vista, per poi rivederlo uscire velocemente. Insospettito, il custode si è diretto nel luogo dove lo aveva visto poco prima, constatando la manomissione del cancello della cappella e il furto del telefono cellulare.

Nel corso dell’indagine, i Carabinieri hanno acquisito immediatamente dal denunciante la copia dei filmati delle telecamere di sicurezza presenti all’interno della Cattedrale, installate per monitorare il flusso dei numerosi turisti e tutelare il patrimonio artistico e religioso di inestimabile valore.

L’analisi approfondita dei filmati ha permesso ai militari di ricostruire con precisione la dinamica del furto, facendo emergere chiare responsabilità penali a carico di un uomo.

Estrapolando alcuni fotogrammi, i Carabinieri sono riusciti a isolare il volto del sospettato, ottenendo immagini di ottima qualità che sono state diffuse agli altri Comandi della città per l’individuazione dell’uomo, fino a quel momento sconosciuto.

Grazie ai numerosi controlli effettuati dalle pattuglie dell’Arma sul territorio cittadino e alla conoscenza approfondita dei luoghi di ritrovo di persone note per commettere reati, una pattuglia della Stazione di Parma Oltretorrente, grazie alla foto-segnaletica diffusa dai colleghi titolari dell’indagine, ha rintracciato in via Trento, alcuni giorni dopo il furto, il presunto responsabile.


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L’uomo è stato quindi accompagnato in caserma e sottoposto a rilievi fotografici e dattiloscopici, che hanno permesso di identificarlo in un 41enne dell’Est Europa, senza stabile dimora in Italia e già censito nella banca dati per reati contro il patrimonio, contro la persona e per porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.

A questo punto, i Carabinieri di Parma Centro sono stati informati dell’avvenuta identificazione. Dopo aver acquisito il cartellino foto-segnaletico del 41enne, lo hanno confrontato con specifiche banche dati e software, che hanno confermato le sue presunte responsabilità nel furto: il fermato era proprio l’uomo immortalato nei filmati della Cattedrale.

Al termine dell’indagine, e dopo aver acquisito i necessari riscontri probatori, il 41enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

È doveroso sottolineare che l’odierno indagato è, allo stato attuale, solamente indiziato di delitto, seppur in modo grave. La sua posizione verrà attentamente vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza che tutelano ogni cittadino fino a prova contraria.