Forza Italia presenta il piano per la sanità ER: “Servono riforme strutturali”

di Andrea Marsiletti

Questa mattina il gruppo assembleare di Forza Italia in Emilia-Romagna ha illustrato, insieme ai dirigenti cittadini e provinciali e ai responsabili dei Seniores e di Azzurro Donna, il piano strategico per la sanità di Forza Italia.

«La sanità emiliano-romagnola è in grave difficoltà – ha dichiarato il capogruppo Pietro Vignali – L’assessore regionale Fabi ha appena dichiarato che il rilancio della sanità territoriale è fondamentale. Intanto però, su 84 progetti finanziati dal Pnrr per le case della comunità, solo 8 risultano completati, 6 sono stati rimodulati e ben 20 prevedono stralci funzionali con alcune porzioni del fabbricato lasciate al grezzo. A ciò si aggiungono gli ospedali di comunità che dovevano rappresentare la risposta territoriale per una complessità maggiore. Anche in questo caso, sette di questi sono rimasti senza sufficienti finanziamenti e quindi vedranno i lavori divisi in più stralci. Il rischio è la perdita di finanziamenti europei già stanziati. Tra i vari casi si porta ad esempio quello di Castel San Pietro, dove l’importante ospedale di comunità presenta notevoli ritardi sulla tabella di marcia e soprattutto uno stato dei lavori che è molto indietro rispetto alle tempistiche e ai cronoprogrammi definiti».

Per la consigliera regionale Valentina Castaldini, «ancora oggi non conosciamo il contenuto della nuova legge sulla sanità in Emilia-Romagna. È una situazione non più sostenibile: Forza Italia chiede da tempo una riforma strutturale, capace di affrontare le vere criticità del sistema sanitario regionale. Ci sono alcuni nodi che vanno chiariti subito. Non si può parlare di medicina territoriale senza un accordo serio e concreto con i medici di base. E soprattutto non si può continuare a mascherare le difficoltà con lo strumento delle cosiddette preliste, che rischiano di trasformarsi in un limbo per i cittadini. Se un cittadino viene inserito in prelista, ai fini statistici viene conteggiato come se avesse già ottenuto l’appuntamento nei tempi, andando così a migliorare artificialmente i dati».

Castaldini ha portato dati concreti relativi alle prestazioni che sono state messe in prelista all’Ausl di Bologna da gennaio a marzo 2025: «Sono 107 cittadini che sono stati inseriti in prelista per una valutazione audiologica, di questi solo uno è stato realmente preso in carico; 1.550 i cittadini che hanno chiesto un esame dell’occhio, solo 5 sono stati presi in carico; sono 549 i pazienti che hanno chiesto un’elettromiografia, di questi solo 4 sono stati presi in carico; 765 gli utenti che hanno chiesto una prima visita otorinolaringoiatrica, solo 35 sono stati presi in carico. Le preliste non funzionano e i cittadini devono avere maggiori certezze rispetto alle richieste di sanità».

Per Lanfranco Massari, segretario cittadino FI, «Forza Italia è l’unico partito che ha presentato un proprio progetto di riforma per la sanità pubblica. Al centro dell’iniziativa vi è l’impegno a rafforzare l’essenziale ruolo del personale sanitario anche attraverso nuove assunzioni e fidelizzare giovani medici e specializzandi. Questi provvedimenti saranno fondamentali per risolvere i problemi più acuti, di cui il SSN attualmente soffre, quali le lunghe liste di attesa per le prime visite, gli esami strumentali e le visite di controllo per le patologie a più larga incidenza».

Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Valtancoli, responsabile Seniores FI Bologna, secondo cui «occorre riformare anche la medicina generale e garantire l’accesso equo ai farmaci innovativi e orfani. Tra le priorità, figurano anche il progetto “Cresco in Salute” dedicato in particolare agli adolescenti e ai soggetti fragili, i percorsi di cura per le patologie croniche e ad alta incidenza, con particolare attenzione all’endometriosi e all’anziano, la piena operatività delle Case della Comunità, e una riforma profonda dei fondi integrativi sanitari».

Morris Battistini, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Bologna e responsabile dipartimento sanità FI metropolitana, ha sottolineato la situazione nei territori più fragili: «Dopo la chiusura dell’ospedale di Vergato e il progressivo depotenziamento di numerosi nosocomi della provincia, assistiamo a un continuo peggioramento dell’offerta sanitaria pubblica. Questo è un dato che preoccupa fortemente cittadini e amministratori locali. In particolare, l’ospedale di Valsamoggia sembra oggi al centro di ulteriori riduzioni, sia dal punto di vista strutturale che per quanto riguarda personale e servizi. Una situazione che non possiamo accettare».

Per Moreno Masotti, responsabile dipartimento sanità e salute FI città di Bologna, «le difficoltà per portare a termine i progetti finanziati dal Pnrr sono notevoli, ma non possiamo perdere questa opportunità per rendere più efficiente il servizio pubblico. Con l’uso della tecnologia, il Pnrr Missione 6 può decongestionare il pronto soccorso, ridurre le liste d’attesa, e grazie alla telemedicina è possibile dare la possibilità ai pazienti cronici di essere assistiti a casa».

Costanza Bendinelli, Azzurro Donna Bologna, ha posto l’attenzione sui problemi di salute femminile e, in particolare, sull’endometriosi: «L’endometriosi è una patologia cronica, dolorosa e invalidante, che colpisce circa una donna su dieci in età fertile. Il dato regionale ci parla di almeno 100.000 donne potenzialmente colpite. Ma la diagnosi arriva in ritardo. Forza Italia propone la creazione di una rete distribuita sul territorio, che garantisca un approccio multidisciplinare ad una malattia così complessa, a partire dalla formazione specifica per i medici di base fino alla diffusione sul territorio di centri specializzati nella diagnosi non invasiva».

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