Nei giorni scorsi, al termine di una complessa attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Fontanellato hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma tre uomini italiani, di 22, 48 e 62 anni, ritenuti i presunti responsabili, in concorso tra loro, di un furto commesso nelle pertinenze di un’abitazione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i fatti risalgono alla mattinata di alcuni mesi fa. Una donna di 50 anni, residente a Fontevivo e assente da casa per motivi di lavoro, ha ricevuto un messaggio da un familiare che le chiedeva chi avesse autorizzato il ritiro di alcuni oggetti accantonati nel cortile dell’abitazione. Insospettita e consapevole di non aver dato alcun incarico, la donna è rientrata immediatamente a casa, dove ha constatato l’avvenuto furto di diversi beni.
Dal cortile erano stati asportati tre batterie per auto, un macchinario per la miscelazione delle vernici, un tappeto di grandi dimensioni destinato all’arredo di un salone, rotoli di zanzariere e parti in alluminio provenienti da alcuni armadi. Inoltre, la vittima ha notato che qualcuno era entrato anche nell’autorimessa, spostando all’esterno un tagliaerba.
La 50enne si è quindi recata presso la caserma dei Carabinieri di Fontanellato per sporgere denuncia, indicando anche il familiare che l’aveva avvisata dell’accaduto. Le indagini sono partite immediatamente e si sono avvalse della testimonianza del convivente della donna, il quale ha riferito di aver visto, quella stessa mattina, un furgone cassonato dal quale erano scesi tre uomini. Dopo essersi introdotti nelle pertinenze del condominio, i soggetti avrebbero caricato sul mezzo il materiale poi risultato rubato.
Gli accertamenti successivi hanno consentito ai militari di acquisire dalla Polizia Locale di Fontevivo i filmati delle telecamere comunali presenti nei pressi dell’abitazione. Dall’analisi delle immagini è stato possibile risalire al numero di targa dell’autocarro e documentare il transito del mezzo carico della refurtiva.
L’attività investigativa ha quindi permesso di individuare l’intestatario del veicolo e di ricostruire chi ne avesse la disponibilità il giorno del furto. Al termine degli accertamenti, i Carabinieri hanno identificato i tre presunti responsabili: tutti residenti fuori provincia e già noti alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio.
Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, i tre uomini sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Resta inteso che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato e che la loro responsabilità sarà valutata nel corso del procedimento penale, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza.

