
A distanza di tre anni (e non metà mandato come da recente conferenza Giunta) dall’insediamento del nuovo Sindaco, al netto delle opere del Pnrr (che sono state ereditate) rimane ben poco di concreto: tante parole, conferenze roboanti, tavoli, patti.
Molta forma ma poca sostanza. Innanzitutto, è mancata proprio quella cura della città che il Sindaco aveva assicurato all’indomani della sua candidatura.
Città a noi vicine sono curate come delle bomboniere mentre la nostra è trascurata: insicurezza e degrado dilagano nei quartieri, il verde è poco curato, c’è scarsa manutenzione dello spazio pubblico, i rifiuti sono abbandonati ovunque e i negozi chiudono.
La desertificazione del centro è preoccupante, a partire da vie centralissime come Mazzini.
E’ mancata un’adeguata politica commerciale: il regolamento per il commercio è stato tenuto nel cassetto, poi depotenziato e ora non viene fatto rispettare. Basta girare per vedere il degrado. I progetti di vie come Repubblica e XXII luglio non sono stati ancora realizzati ed è mancata sia una politica fiscale incentivante sia interventi di rigenerazione urbana (al netto di qualche folkloristica fioriera) e per l’accessibilità.
† Stralciare il Vecchio Testamento? Un’eresia necessaria (di Andrea Marsiletti)
Nessun potenziamento del trasporto pubblico (ma solo aumenti tariffari) e del sistema dei parcheggi sia di struttura che scambiatori che sono abbandonati senza alcuna navetta. Fa piacere che la parola sicurezza stia entrando nel vocabolario della Giunta anche se si continua a negare il problema. Paghiamo anni di immobilismo, di troppi cambi al vertice della PM, di politiche sbagliate (come gli inutili street tutor ad oggi anche spariti) e di troppi errori come la soppressione del nucleo investigativo e cinofilo. 80 spaccate e 400 crimini mappati solo negli ultimi 5 mesi sono una dimostrazione del livello raggiunto.
Per le opere pubbliche questi anni ci parlano di 45 milioni traslati dal 22 al 23, di 30.230.655,53 dal 23 al 24 e di 28 opere per 40.044.664 dal 24 al 25. E’ significativo un dato: nel 24 le spese in conto capitale non realizzate superano il 63%. Meno male che ci sono i tempi scanditi dal PNRR altrimenti la città rischierebbe un totale immobilismo.
Per i giovani siamo scivolati al 43° posto secondo il Sole 24 Ore. Una fotografia impietosa che smentisce la narrazione autocelebrativa dell’amministrazione.
Siamo 78’ per la percezione di insicurezza, 48’ per verde attrezzato, 80° per rette mense e 50’ per eventi. Situazione che non migliorerà rifacendo il tetto del palasport che non cambia la capienza di una palestra di periferia (escludendoci dal circuito dei concerti).
Amministrare significa erogare servizi e realizzare progetti, non partecipare a concorsi o premi. Speriamo che la candidatura a capitale dei giovani porti investimenti e servizi a differenza di quella sulla cultura che ha lasciato ben poco. Basta leggere le ultime due classifiche del sole24 ore dove precipitiamo fortemente e notare l’assenza di eventi culturali di rilevo.
Male anche il turismo dove sia nel 24 che nei primi mesi del 25 siamo ben lontani dai tassi di crescita di città a noi vicine. Per il Tardini si è perso tanto tempo a presentare progetti irrealizzabili. Andava chiarito da subito il tema dello stadio temporaneo e della conseguente tipologia di cantiere in quanto una modalità di lavori a stralci (come peraltro avevamo chiesto anche noi) cambia completamente il progetto e la relativa conferenza di servizi. E oltre alla chiusura prolungata della piscina di via Zarotto è arrivata anche quella dell’ex Coni.
Per la casa si sono fatti passi avanti anche se siamo ancora lontani dalla risoluzione delle tante problematiche. Bisogna intervenire con piani straordinari per ampliare l’offerta pubblica in quanto lo stock di abitazioni disponibili non basta neanche per arrivare a metà della graduatoria ERP. Bisogna dare un ulteriore impulso ai piani di recupero visto che ci sono ancora 100 alloggi sfitti e quado la tensione abitativa è cosi alta si dovrebbe pensare di implementare accordi di partenariato pubblico – privato come abbiamo fatto in passato con il Parma Social Housing che aveva consentito di realizzare più di 500 alloggi. Sono mancate politiche avanzate per la famiglia (come il quoziente) e per contrastare le nuove povertà che stanno toccando il ceto medio. Non risulta che si stiano rispettando le linee di mandato su anche altri fronti. Rispetto ai 60 km di piste ciclabili promesse se ne realizzeranno forse 18 senza peraltro alcun collegamento con le frazioni.
Ci si riempie tanto la bocca di neutralità climatica ma poi nella sostanza si fa ben poco. Non parliamo delle “finte” pedonalizzazioni come quella di Ple Barbieri.
A seguito al mio ordine del giorno approvato all’unanimità in consiglio comunale ha fatto bene il Sindaco a perorare la causa per potenziare i collegamenti con l’Alta velocità anche se continuiamo ad essere isolati: cispadana e pedemontana finiscono in un prato, sulla pontremolese abbiamo perso 10 anni, l’interconnessione alta velocità non è mai stata messa in funzione e rimane ancora irrisolto il collegamento rapido con fiere e aeroporto.
Si è persa qualsiasi traccia della chiusura dell’anello della tangenziale e delle infrastrutture che decongestionerebbero la porzione est della città. Parma deve rialzare la testa e rivendicare un ruolo da protagonista. La competizione tra territori è sempre più dura come è sempre più difficile attrarre risorse necessarie allo sviluppo della città e al benessere di tutti. Saper comprendere questo o meno fa la differenza tra declino e sviluppo di un territorio.
Per questo servono più concretezza e meno parole. Come gruppo consigliare abbiamo svolto anche un ruolo propositivo avendo depositato più di 60 mozioni che delineano un’idea di città ben diversa da quella che non si è vista in questi primi tre anni.
Gruppo Vignali Sindaco (Pietro Vignali, Fabrizio Pallini, Virginia Chiastra, Marco Osio, Arturo Dalla Tana)