Guide turistiche, Cavandoli (Lega) “Ministro rimedi a esclusione di Parma, Piacenza e Reggio dall’esame nazionale”

SMA MODENA
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Dopo la levata di scudi di Monica Vanin, neopresidente di Federagit Confesercenti (associazione che rappresenta le guide turistiche), che una settimana fa denunciava la “svista” (leggi qui l’articolo), sull’esclusione delle città dell’Emilia occidentale dall’esame nazionale per guide turistiche, interviene anche la deputata parmigiana Laura Cavandoli.

“Parma, Piacenza e Reggio Emilia completamente ignorate nel primo storico esame nazionale per diventare guida turistica: una scelta grave e immotivata, che ho subito segnalato al Governo”.

È quanto dichiara Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, che già in consiglio comunale aveva annunciato la propria intenzione di interessare il Ministro del Turismo, presentando oggi un’interrogazione formale per chiedere chiarimenti e interventi urgenti.

“La commissione esaminatrice non ha incluso nei programmi d’esame nemmeno un riferimento alle tre province che da sole rappresentano oltre un terzo del territorio regionale e 1,3 milioni di abitanti. Un’esclusione che colpisce territori ricchissimi di storia, cultura e attrattività, a partire da Parma, con il Battistero di Antelami, la Cattedrale, il Complesso della Pilotta, il Teatro Regio e il Castello di Torrechiara. Ma lo stesso vale per Piacenza, con il centro gotico e i Castelli del Ducato, e per Reggio Emilia, città dalla stratificazione architettonica unica”.

“La mancata considerazione di questi luoghi nel programma d’esame rischia di produrre una grave carenza alla formazione delle future guide turistiche, che saranno indotte a tralasciare un patrimonio fondamentale del nostro Paese in favore delle mete turistiche comprese nel manuale d’esame. Questo è il primo esame per l’abilitazione delle guide turistiche ai sensi della legge 13 dicembre 2023 n. 190, si può e si deve modificare il programma”.

Nell’interrogazione, la Cavandoli chiede se il Ministro fosse a conoscenza dell’esclusione e quali iniziative intenda adottare per integrare Parma, Piacenza e Reggio Emilia nel programma d’esame, anche in vista delle prossime sessioni.

“Non possiamo permettere che un’area così culturalmente strategica venga trattata come marginale. Non è solo una questione di campanile ma di rispetto per il patrimonio italiano e per una filiera turistica che in queste terre genera economia, lavoro e cultura. Serve un immediato correttivo, prima che l’errore si consolidi nelle prossime edizioni del bando”.