
A fine 2023 in provincia di Parma sono risultati in crescita dello 0,6% i prestiti erogati dal sistema di credito rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 14,5 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano segno positivo per le imprese (+1,7%), che assorbono la quota prevalente (62%) degli impieghi bancari.
In lieve calo, invece, il credito erogato alle famiglie consumatrici (-0,6% rispetto al 2022), verso le quali si è indirizzato il 34,3% degli impieghi, con la quota restante destinata a società finanziarie e assicurative.
† Gesù, è inutile che torni sulla terra nella parusia, non ti riconosceremmo (di Andrea Marsiletti)
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti appaiono sensibilmente differenziati. Il comparto edile, ad esempio, si attesta su un ricorso al credito che nel 2023 è diminuito del 6,1% rispetto alla fine del 2022. In calo anche i crediti al comparto dei servizi (-10,0%), mentre le attività manifatturiere hanno evidenziato un incremento del ricorso al credito bancario pari al 14,1% assorbendo un valore complessivo pari a 4,3 miliardi di euro.
Più che nuovi investimenti, il credito richiesto alle banche è andato a coprire, in massima parte, un fabbisogno di liquidità generato dagli elevati costi che si sono registrati sul fronte energetico.
Per quanto riguarda il tasso di deterioramento del credito si registra in dodici mesi un passaggio dallo 0,8% all’1%.
Sul versante dei risparmi, mentre a dicembre 2022 si era registrato un calo dell’1,5% dei depositi di famiglie consumatrici e imprese, il dato al 31/12/2023 vede un incremento dello 0,9%, con un balzo particolarmente rilevante per i titoli a custodia, che solo aumentati del 27,7%.
Complessivamente il valore del risparmio in provincia di Parma, dato dalla somma di depositi e titoli a custodia presso le banche, si è così portato a 28,7 miliardi di euro alla fine del 2023.
