Illustrata l’attività del Patronato ACLI all’interno del carcere di Parma

di UG

Lunedì 7 aprile si è tenuto un incontro presso la Casa Circondariale di Parma, organizzato da ACLI Provinciale Parma, per illustrare l’attività del Patronato ACLI all’interno del carcere, che dal 2015 – grazie a un accordo nazionale – offre assistenza previdenziale e fiscale ai detenuti. A Parma, questo servizio è reso possibile grazie all’importante sostegno di Fondazione Cariparma e al prezioso impegno di Mauretta Ghirardi, volontaria ACLI, che da anni affianca i detenuti nella gestione delle pratiche, con il supporto delle operatrici di Patronato e Caf ACLI. Una figura fondamentale, riconosciuta da tutti i presenti all’incontro, tra cui il direttore del carcere Valerio Pappalardo, la vice Annalisa La Greca, la responsabile educativa Maria Clotilde Faro, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Parma, Ettore Brianti, il direttore CSV Arnaldo Conforti, Don Augusto Fontana, Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas di Parma, insieme ai rappresentanti ACLI locali e nazionali. La collaborazione tra ACLI e il carcere di Parma dura da oltre dieci anni, grazie inizialmente al lavoro di Luciana Gardoni e, dal 2021, all’impegno settimanale di Ghirardi. Dal giugno 2021 a oggi, sono stati richiesti oltre 3300 colloqui e gestite più di 1200 pratiche, in particolare per ISEE, invalidità civile, disoccupazione e pensioni.

Siamo l’unico Patronato presente in carcere – ha ricordato Enrico Fermi, presidente provinciale ACLI – e grazie al sostegno della Fondazione Cariparma possiamo portare avanti questa attività con continuità”. “Portare i diritti dentro le carceri è un atto democratico – ha sottolineato il presidente nazionale del Patronato, Paolo Ricottiperché i diritti non si fermano fuori dalle mura, e il nostro lavoro nasce da una volontà di speranza e cura della persona”. “È raro che il terzo settore riesca a entrare stabilmente in carcere – ha aggiunto Mariangela Perito, delegata nazionale alle attività in carcere – ma l’esperienza di Parma, anche attraverso i numeri, mostra quanto sia importante continuare a esserci”. Le conclusioni sono toccate al direttore Pappalardo e all’assessore Ettore Brianti: “Dialogare con il territorio è fondamentale. È un modo per portare speranza e non far sentire dimenticati i detenuti”. “La collaborazione con la direzione prosegue da anni – ha ricordato Brianti. La cura è un tema centrale per il sindaco, per l’amministrazione e per l’intera città: si tratta di scegliere di prendersi cura ogni giorno delle persone e della comunità a 360 gradi”.


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