Ieri mattina alla presenza delle autorità e della cittadinanza sono stati inaugurati a Monchio i nuovi locali che ospiteranno i posti territoriali di cure intermedie.
“La struttura accoglierà persone che non possono tornare a casa ma che non devono essere ospedalizzate” ha spiegato il sindaco di Monchio Claudio Moretti. “Ringrazio tutti per aver reso possibile questo intervento che combatte, tra le altre cose, la peggiore malattia della montagna: la rassegnazione. Oggi stiamo rispondendo alle esigenze di cura e di assistenza dei nostri anziani, di supporto alle famiglie, di lavoro e di occupazione nel territorio. Il prossimo passo sarà la realizzazione della Casa della Salute per la quale abbiamo già ottenuto i finanziamenti.”
“Il rapporto pubblico-privato ha consentito di ottenere questo risultato che si inserisce in una pianificazione che ha saputo guardare avanti. Potenzieremo i servizi grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie quali la teleassistenza e la telemedicina” ha annunciato la direttrice dell’AUSL Elena Saccenti.
“Abbiamo contribuito volentieri al progetto, a maggiore ragione perchè in esso vediamo potenzialità di sviluppo futuro a favore della Comunità” ha dichiarato il consigliere di amministrazione della Fondazione Cariparma Daniele Pezzali.
Ha preso poi la parola Michela Bolondi, Presidente della cooperativa Proges: “Sono 23 anni che Proges gestisce questa struttura, che nel tempo si è anche arricchita con l’offerta degli appartamenti protetti. E sono 23 anni che Proges cerca di interpretare la Casa Residenza per Anziani non come un semplice servizio, ma come un tassello di una comunità, come uno strumento per agire un welfare di territorio, cioè un sistema di attori che insieme cercano di rispondere alle tante esigenze di una comunità. Investiamo risorse e energie accanto e insieme alle istituzioni nella consapevolezza che anche il pubblico ha bisogno di un privato sociale forte e innovativo, che negli anni ha saputo crescere in competenze e progettualità, ed è pronto ancora una volta a fare la propria parte all’interno in un disegno comune. Ringrazio tutti i nostri socie e soci che con così tanta qualità lavorano in questo luogo.”
Ha concluso l’inaugurazione il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Abbiamo investito molto sull’Appennino e sulla sanità pubblica che difenderemo con i denti dagli attacchi di chiunque. La qualità delle cure in questa Regione è una delle migliori al mondo. Vedendo questa struttura, dico che le 900 persone di Monchio hanno a disposizione servizi paragonabili a quelli dell’Ospedale Maggiore di Parma. Ed è giusto che sia così”.
[ngg src=”galleries” ids=”33″ display=”basic_thumbnail”]