
In vetta Michele Guerra, exploit di Dario Costi, bene Pietro Vignali, centrodestra indietro.
E’ questo l’esito dell’indagine pre-elettorale telefonica realizzata da Sinapsi group sulle elezioni comunali di Parma dal 2 all’11 marzo 2022.
Michele Guerra (candidato ufficiale del centrosinistra) ottiene il 28,8% delle preferenze a cui si va a sommare (sulla carta, nella realtà è tutto da vedere) il rilevante 20,4% di Lorenzo Lavagetto, capogruppo del Pd in consiglio comunale. Tenendoli distinti, sebbene aderenti alla medesima coalizione “Uniti vince Parma”, la rilevazione ha evidentemente voluto pesare i consensi riferibili in modo diretto a Guerra e a Lavagetto.
I candidati civici Dario Costi (14,4%) e Pietro Vignali (10,9%) si giocano l’altro posto al ballottaggio.
I partiti alla sinistra del Pd si attestano all’8,7% con Roberta Roberti (Parma Città Pubblica) e al 8,4% con Chiara Bertogalli (Ambientalisti).
In attesa di presentare il suo candidato ufficiale (quindi penalizzato da ciò), il centrodestra (Lega + FdI) viene stimato al 6,8% con le candidature di Filippo Mordacci e Priamo Bocchi.
Michela Canova, Giampaolo Lavagetto e Andrea Bui non figurano nell’indagine perchè si sono candidati dopo il 2 marzo, data di inizio delle telefonate.
Nette sono le risposte su quali siano le maggiori criticità della città (sicurezza al 47%) e la qualità più importante del futuro sindaco (competenza 47,2%). PrD