Francesco De Vanna è l’assessore del Comune di Parma con le deleghe più pesanti e delicate: lavori pubblici, sicurezza, verde pubblico.
Lo abbiamo intervistato per fare con lui il punto della situazione.
E’ più difficile fare l’assessore ai lavori pubblici o alla sicurezza o al verde pubblico?
Sul piano amministrativo è più delicato fare l’assessore ai Lavori Pubblici: in quell’ambito le competenze e le prerogative del Comune sono tante e la responsabilità è enorme. Stiamo realizzando un numero di interventi che normalmente si fanno in due o tre mandati. Abbiamo dedicato tutto il primo anno a “mettere in sicurezza” il PNRR e ci siamo riusciti: abbiamo fatto un lavoro importantissimo, considerando che abbiamo sbloccato anche altre opere della programmazione ordinaria.
Dal punto di vista politico e personale, invece, l’assessorato alla sicurezza è sicuramente più difficile: ogni giorno ci misuriamo con una domanda crescente di tranquillità in un ambito in cui le competenze sono quasi esclusivamente statali. Aggiungo che anche l’assessorato al Verde Pubblico è delicatissimo e richiede davvero tanto impegno.

Sulla sicurezza cosa può fare e cosa ha fatto il Comune? Parma è una città più o meno sicura da quando si è insediata l’Amministrazione Guerra?
L’amministrazione può rendere gli spazi pubblici più belli e vivibili, può rafforzare l’illuminazione pubblica e la videosorveglianza, può assumere più agenti di Polizia Locale per i quartieri. E poi può rafforzare le attività di contrasto alle truffe, anche online. Noi ci siamo inventati anche gli Street Tutor, mai sperimentati a Parma nonostante la previsione di questa figura nella legge regionale. Abbiamo assunto 45 nuovi agenti, stiamo potenziando la Centrale Operativa, abbiamo riportato gli agenti nei quartieri più critici. Conto che si possa arrivare presto anche al turno di notte. Abbiamo investito sulla prevenzione con l’educativa di strada e ora anche i mediatori culturali. Tutto il resto spetta ovviamente agli organi dello Stato e ai vertici delle Forze dell’Ordine, che rispondono ai Ministri e ai Comandi Generali, non di certo agli amministratori locali (giustamente, aggiungo).
Abbiamo fatto tanto ma sappiamo che per i cittadini la domanda di sicurezza resta la priorità, come tre anni fa.
Quali saranno le opere pubbliche che a fine mandato risulteranno più qualificanti dell’Amministrazione Guerra?
Alla fine del mandato avremo quasi terminato il progetto di rigenerazione urbana del quartiere San Leonardo, dove allocheremo nuove funzioni e ne rilanceremo altre, soprattutto negli spazi di relazione, dai parchi ai centri di aggregazione. Questo unito anche ad un intervento di riqualificazione del piazzale della Stazione e della Fontana di Bottego che renderà quel quadrante più bello e gradevole. Anche il vicino Ponte Nord avrà presto una nuova destinazione aperta alla Città. Poi penso agli interventi al Parco Ducale e all’Ospedale Vecchio, che diventerà un polmone sociale e culturale, non solo per l’Oltretorrente. Entro la fine del mandato saremo a buon punto anche con la nuova piscina di Via Zarotto.
Qual è l’opera pubblica, oggi non finanziata, che vorresti veder realizzata a Parma?
La stazione dell’Alta Velocità alle Fiere. Poi spero che ci possano essere presto nuovi investimenti per il nostro Ospedale, dai parcheggi ai nuovi padiglioni.
Andrea Marsiletti
