Intervista a Maria Gabriella Saponara, giornalista, candidata della Lega Nord nel collegio uninominale del Senato Parma, contro il senatore uscente Giorgio Pagliari e il grillino Marco Montanari.
Parlaci un po’ di te. Qual è stato il percorso che ti ha portato ad essere candidata al Senato (collegio di Parma e provincia reggiana) per il centrodestra?
La mia passione per la Lega non è certo una novità: dal 2006 ho iniziato a seguirla come simpatizzante e pur tenendo, per motivi professionali, un profilo basso, mi sono sempre resa disponibile a collaborare in occasione di eventi, campagne elettorali e quant’altro fino a diventare nel 2012 militante. La militanza mi ha permesso di conoscere più da vicino la Lega e di continuare nel mio impegno in modo costante. Con l’arrivo di Salvini l’attaccamento al movimento è diventato ancora più forte e ha iniziato a farsi strada l’esigenza da parte mia di lavorare in modo più incisivo e in prima persona. Sinceramente non avevo mai pensato a una candidatura di tipo parlamentare, finchè circa un mese fa mi è stata chiesta, in vista delle elezioni e in forza delle quote rosa, di dare la mia disponibilità a candidarmi. Dopo qualche indugio mi sono finalmente decisa, con la convinzione che avrei visto il mio nome nei listini proporzionali. E’ stata una sorpresa scoprire invece che Salvini aveva scelto il mio nome per il collegio uninominale Senato di Parma: un onore per me, ma anche un impegno e una responsabilità che cercherò di portare avanti in tutti i modi per non deludere la sua fiducia.
Il collegio senatoriale di Parma, che comprende tanta parte della provincia reggiana, è considerato nei sondaggi “rosso”, uno dei collegi cosiddetti “sicuri” per il Pd. Come pensi di invertire queste premesse?
Gli elettori sono imprevedibili e si è visto molto bene in alcuni Comuni della provincia di Parma considerati da sempre roccaforti del Pd e ora invece governati dalla Lega: parlo di Fontevivo, Busseto, Traversetolo e Varano Melegari. D’altra parte, dopo anni di governi imposti e non votati gli elettori, hanno voglia di una svolta, di un miglioramento e di qualcuno che dia una risposta alle necessità più immediate. Salvini si è impegnato molto in questi anni ascoltando e facendosi carico delle istanze di tutti ma è solo andando a governare che si può veramente fare qualcosa: è questo il messaggio importante che cercherò di far passare agli elettori, se si vuole un cambiamento bisogna dare alla Lega la possibilità di governare. Io sono fiduciosa.
A livello di contenuti, su quali sarai più attiva in Parlamento nel caso fossi eletta?
In questi ultimi anni mi sono occupata molto di valorizzazione del territorio in tutti i suoi aspetti e questo è un settore che mi ha veramente appassionato: i nostri territori vantano un patrimonio culturale che ha un grande valore di civiltà e per questo va tutelato in tutti i modi e valorizzato. Altri temi ai quali sono particolarmente sensibile sono la sicurezza e il sostegno alle famiglie, due settori in cui c’è tanto da fare e tanto da migliorare.
Parma – Reggio Emilia: quale coesistenza per uno sviluppo reciproco?
Sì è vero, tra parmigiani e reggiani c’è sempre stata una certa rivalità, ma in questo momento storico è chiaro a tutti che da soli non si arriva da nessuna parte. Magari ci sarà da lavorarci un pochino, ma se gli obiettivi di sviluppo sono vantaggiosi per entrambe i territori penso che il campanilismo possa essere tranquillamente abbattuto.
In questa campagna elettorale sarai in ticket con Laura Cavandoli che alla Camera in città sfiderà Lucia Annibali. Come giudichi questa candidatura?
Era nell’aria da un po’ di tempo e chi di dovere avrà fatto le sue valutazioni e sicuramente non mi permetto di giudicarle. Preferisco, invece, fare alcune considerazioni su Laura Cavandoli, persona molto preparata e attenta che sta portando avanti in modo encomiabile un lavoro già iniziato lo scorso anno durante la sua campagna elettorale come candidata a sindaco di Parma.
Andrea Marsiletti


