
“A Parma, come nel resto d’Italia, numerosi ristoratori domani violeranno in massa il Dpcm che prevede la chiusura dei locali al pubblico. Non saremmo qui a parlare di proteste se il governo si fosse adoperato in tempi consoni a mandare equi ristori ai comparti economici maggiormente colpiti dalle misure di contenimento del contagio. Come Gruppo Lega non siamo di certo a minimizzare la drammaticità della pandemia ma da questa situazione, che da crisi economica sta sfociando in una vera e propria emergenza sociale, non si esce di certo a suon di restrizioni confuse e contraddittorie e senza alcuna tutela. Per questo comprensibilmente i manifestanti, preoccupati per il loro futuro e per quello delle loro famiglie, hanno deciso di protestare.
Occorre capire il disagio che stanno patendo anche a causa della profonda incertezza nella quale si trovano ad operare, orientandosi all’interno di una normativa che sino ad oggi è stata quantomeno confusa e non ha permesso loro di pianificare la loro attività. Ciò non significa sostenere forme di disobbedienza civile, che si traducono nella violazione dei decreti e delle norme ma operare affinché queste categorie non si sentano dimenticate. Da qui la nostra ferma condanna rispetto a un governo che, invece di comprendere le difficoltà reali che ristoratori e baristi si sono trovati a dover fronteggiare, li punisce con multe e denunce”.
Lo dichiara Sabrina Alberini, referente provinciale di Parma Lega Emilia.