La Camera approva il terzo mandato per i sindaci solo fino ai 5.000 abitanti. Sfuma definitivamente l’ipotesi del terzo mandato Pizzarotti?

di UG

Salvo ulteriori interventi legislativi nei prossimi mesi (di cui si continua a sentire parlare), sfuma l’ipotesi di consentire il terzo mandato a tutti i sindaci, che, venendo a Parma, avrebbe consentito la ricandidatura di Federico Pizzarotti nel 2022.

L’Aula della Camera ha approvato la riforma dell’articolo 51 del Tuel che consente un terzo mandato consecutivo in tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti.

“Dopo anni di battaglie, una delle richieste da lungo tempo avanzate dall’Anci è stata approvata con 328 voti favorevoli e nessuno contrario dalla Camera e prosegue ora il suo iter al Senato. Grazie al particolare impegno di un nostro collega deputato, Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e primo firmatario della proposta di legge “liberiamoisindaci” ispirata dall’Associazione, ed evidentemente anche per una intesa trasversale che si è saputa creare in Parlamento, è prevista la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i Comuni fino a 5.000 abitanti, fino ad oggi possibile solo per gli Enti fino a 3.000 abitanti”. Lo dichiara il Sindaco di Cerignale e Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, Massimo Castelli.

“La posizione espressa dall’Associazione a tale riguardo – spiega Castelli – è e resta sempre ispirata innanzitutto dal principio di consentire ai cittadini elettori di indicare il proprio e più diretto rappresentante senza limiti temporali, principio naturalmente valido per tutti i Comuni, un limite, tra l’altro, previsto solo per i Comuni. Nelle ultime tornate elettorali, l’aggravarsi delle oggettive difficoltà nel reperire candidati a primo cittadino nei Comuni più piccoli trova ora una prima risposta concreta da parte del legislatore”.

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