“La grazia del disordine”: al via la nuova stagione 2025-26 del Teatro delle Briciole

di AndreaMarsiletti2

C’è qualcosa di prezioso nel disordine: ci somiglia, ci espone, ci costringe a cambiare sguardo. La stagione 2025/2026 del Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti nasce così: non come un cartellone da riempire, ma come un invito a perdersi e a ritrovarsi dentro il teatro.

Oltre 50 artisti e compagnie, più di 300 giorni di apertura all’anno, circa 20.000 spettatori da coinvolgere: numeri che diventano poesia se si pensa alla fatica e alla passione che li hanno generati. Qui il teatro non è solo spettacolo: è incontro, rischio, fragile bellezza.

Si parte il 6, 7, 8, ottobre con Pasolini – corpi disarmati e luminosi, coreografia e regia Monica Casadei.

“Abbiamo scelto artisti che sanno ridere e ferire, che parlano di noi oggi attraverso cinque traiettorie della stagione, Cosmi, Europe, Repertorio, Oggettivo, Nido”, ha dichiarato il direttore artistico Alessandro Gallo. “Cosmi raccoglie storie civili e intime come Tony Pagoda da Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino con in scena Iaia Forte (24, 25 ottobre), Stabat Mater di Antonio Tarantino con la regia di Luca Gudagnino (28, 29, 30 ottobre), il teatro indagine di Giuliana Musso al fianco di Gaia Nanni con La notte dei bambini (7 novembre), Serena Sinigalia e Lucia Mascino con Il Sen(n)o (30 gennaio) affrontano il tema della sessualizzazione e della pornografia nell’era di internet. La Trilogia dei poveri cristi di Ascanio Celestini (13, 14, 15 marzo), un focus dedicato al teatro del più grande autore ed interprete di teatro civile.

Europe apre le porte a nuove drammaturgie: Rumori fuori scena di Micheal Frayn diretto daMassimo Chiesa (dal 2 al 7 dicembre), Baby Reindeer di Richard Gadd con Francesco Mandelli (23 gennaio), Mephisto di Klaus Mann diretto da Baracco (1° marzo), Il funerale di mia madre: the show di Kelly Jones con Alice Giroldini (26, 27, 28 marzo).

Con Repertorio si reinventano i classici: Michele Sinisi con Il Tartufo piega Molière (21 novembre) ad un presente scomodo, Roberto Abbiati e Claudio Morganti con Il Vecchio e Marlin di Hemingway (18 aprile) affrontano il conflitto tra uomo e natura, dignità e sconfitta.

I sacchi di sabbia mettono in scena Pluto l’ultima commedia di Aristofane (30 aprile).

Oggettivo ci conduce nei linguaggi visivi e corporei, tra teatro di figura, danza e installazioni.

Importante la presenza in stagione di Mariasole Brusa – Premio Biennale collage teatro – con Golem_E fango È mondo (19 dicembre) che affronta il tema della memoria attraverso il dramma dell’alluvione del 2023 che ha colpito la Romagna.

In stagione anche tre nostre nuove produzioni: il 16 gennaio Michela Aiello con Prayer (For Quiet) indaga il rapporto tra marionetta e performer, Dalila Cozzolino con Goodbye Horses (12, 13 febbraio) affronta il tema del conflitto attraverso una leggenda calabrese, Alessandro Sesti e Debora Contini con Raptus (17 aprile) affrontano il conflitto psicologico e culturale generato dalla sovraesposizione digitale, dal culto dell’apparenza e dalla crisi dei riferimenti collettivi.”.

Il Nido è lo spazio riservato per i più piccoli e le famiglie.  Un mondo di figure, fiabe e musica: dal Gruffalò di Fondazione AIDA (25 gennaio) ad Hansel e Gretel con la Toscanini Academy (8 marzo), a creazioni sorprendenti come Faboo Teatro deGart (8 febbraio) a Pinocchio del Teatro del Drago (22 marzo), Da Le Favole della Saggezza de I Teatrini (29 marzo). Perché ogni sezione della stagionenon è un’etichetta, ma una mappa per orientarsi in un presente complesso.

Per le scuole, doppio percorso: da un lato la visione di spettacoli pensati per ogni fascia d’età; dall’altro i laboratori di teatro comunitario (Archivio dei segreti, Archivio delle parole non dette, Archivio delle parole smarrite) che trasformano le aule in spazi di immaginazione condivisa. In questi percorsi, bambini e ragazzi porteranno parole, disegni, ricordi, pensieri: piccole scintille che gli attori e i conduttori accoglieranno e trasformeranno in gesto, voce, immagine. Ogni parola donata diventerà parte di un archivio visivo e vivente, un’installazione collettiva che prenderà corpo nel foyer del teatro, lasciando un segno tangibile di ciò che i nostri giovani spettatori ci affidano attraverso il racconto.

Novità dell’anno: dal prossimo 6 ottobre parte la Scuola Popolare di Teatro, nata per restituire il teatro al suo senso più profondo: luogo di incontro, palestra di libertà, strumento di conoscenza di sé e del mondo. Qui non ci sono gerarchie tra maestri e allievi, ma comunità che si forma ogni volta che qualcuno entra in scena. Qui non si insegna a diventare attori, si impara a essere più umani con focus e laboratori tenuti dall’attore

 Paolo Rossi (dal 16 al 20 marzo) al Living Theatre (dal20 al 25 aprile). Un teatro civico, popolare, intimo e collettivo: la grazia del disordine che diventa incontro.

Dal 13 al 18 aprile il Teatro delle Briciole si farà crocevia di esperienze con Articolo 3: un festival di teatro di impegno civile riservato a chi, nelle scuole, fa crescere il teatro come strumento di pedagogia civica. Dalla Sicilia alla Puglia, dalla Campania al Trentino, per una settimana artisti professionisti, testimoni dell’antimafia e dei diritti civili incontreranno platee di ragazzi arrivati da tutta Italia. Sarà un tempo di dialogo e scambio di buone pratiche, per un teatro comunitario vivo e attivo da riportare ogni giorno nelle classi. Non un semplice festival, ma un laboratorio condiviso: al Teatro delle Briciole gli studenti scriveranno le prime linee guida del “teatro che vorrei in classe”, trasformando la scena in uno spazio di cittadinanza attiva. “Tutto ciò che abbiamo messo dentro questa stagione – questo disordine fertile che chiamiamo grazia” – continua Gallo – “non è altro che ciò che ci spetta fare in quanto spazio pubblico. Un teatro che non appartiene a pochi, ma a tutti. Per questo la nostra direzione avrà sempre uno sguardo corale, multidisciplinare e pluralista: la bellezza del teatro, e di tutte le arti sceniche e visive che vivono nella Fondazione Solares delle Arti, sta proprio nell’aprire orizzonti, accendere nuovi dialoghi, offrire visioni e prospettive inedite”.

Lo sguardo artistico della prossima stagione è quello di un invito alla riflessione e al dialogo sulla nostra difficile e complessa contemporaneità” commenta il vice Sindaco e Assessore alla Cultura e Turismo Lorenzo Lavagettoed insieme alle proposte di qualità rivolte a giovani adulti e a bambini rappresenta non solo una ricca ed arricchente esperienza culturale per gli spettatori, ma anche un luogo e una realtà culturale capace rafforzare il legame tra teatro civile e comunità, tra rivitalizzazione urbana e coesione sociale che vede anche quest’anno il Comune al suo fianco“.

 “La direzione artistica di Alessandro Gallo”, ha dichiarato il Presidente di Solares Fondazione delle Arti, Andrea Gambetta, “che ha raccolto un’eredità storica di un teatro rivolto a infanzia, famiglie e scuole, porta ora questo patrimonio in una nuova navigazione: non un abbandono, ma un allargamento. Da questo triennio il Teatro delle Briciole si avventurerà a intercettare altri pubblici, altri linguaggi, altri pianeti, seminando un nuovo modello che renda il teatro una casa comune”.

Una casa che custodisce la memoria di chi l’ha fondata e, allo stesso tempo, si apre a chi verrà, diventando ogni giorno più civica, popolare e condivisa. Perché il teatro, qui, non è solo spettacolo: è spazio politico, cittadino e nazionale, dove la comunità si guarda, si ascolta e immagina insieme il futuro.

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