Dall’amore tossico alla violenza estrema. Un viaggio nelle radici dell’odio e nelle sue molteplici forme, per imparare a riconoscerlo e a contrastarlo. È questo l’obiettivo del convegno “Le dimensioni dell’odio – Dall’amore tossico alla violenza estrema”, in programma sabato 25 ottobre 2025, alle 9, nella Sala Umberto I del Palazzo Ducale di Parma (ingresso dal Parco).
L’iniziativa, promossa da Breaking the Silence ODV, S.S. Lazio e Scuola Lombarda di Psicoterapia (SLOP), è stata presentata questa mattina nella sala stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri e mira a creare un momento di confronto tra esperti, istituzioni e cittadini sul tema della violenza nelle sue diverse espressioni: relazionale, sociale e culturale.
“In tema di violenza di genere, la situazione nella provincia di Parma non si discosta molto da quella di altre realtà – ha spiegato il maggiore Ottavio Tosoni, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Parma –. Gli episodi ci sono, riceviamo numerose richieste di intervento per maltrattamenti e liti, con livelli di gravità differenti. Tuttavia, l’aumento delle chiamate è anche segno di una maggiore consapevolezza da parte delle persone”.
Parlando della collaborazione fra Carabinieri e l’associazione Breaking the Silence, il maggiore Tosoni ha sottolineato: “Ci permette di far conoscere alle persone le situazioni in cui possono considerarsi vittime di violenza o di odio, perché non tutti ne sono consapevoli, soprattutto chi vive relazioni tossiche prolungate nel tempo. L’associazione aiuta le vittime a trovare il coraggio di denunciare e a fidarsi dell’Arma e delle altre forze dell’ordine. È importante rivolgersi a noi, che abbiamo strumenti normativi, mezzi e personale per offrire aiuto concreto.”
Gli fa eco Samantha Bernardi, psicologa e presidente di Breaking the Silence: “Il nostro punto di forza è proprio il fare rete. Abbiamo dato vita a un canale di segnalazione molto rapido e scendiamo in campo assieme a loro per dimostrare che ci sono vicini”.
Riflettendo sul tema dell’odio e della violenza, Bernardi aggiunge: “Non sono fenomeni solo del nostro tempo: esistono da sempre. Hanno assunto forme diverse nel corso degli anni, ma hanno una radice comune: la negazione dell’altro, che non viene più percepito come persona, ma come cosa, nemico o corpo da annientare. L’amore tossico è una delle forme più subdole di violenza psicologica, difficile da riconoscere perché chi la esercita manipola l’altra persona, che finisce per convincersi di non essere adeguata. E non è un fenomeno esclusivamente legato al genere: può accadere anche tra uomo e uomo o tra donna e donna”.
Parlando più nello specifico della violenza di genere, Bernardi sottolinea quanto pesino le dimensioni culturale ed economica: “Le vittime spesso vengono private della propria indipendenza economica e quindi non riescono a denunciare. Ma, in generale, non dobbiamo ragionare per compartimenti stagni: la violenza può manifestarsi in famiglie ricche o povere, più o meno acculturate o in situazioni di disagio. Mai cadere nel pregiudizio.”
Sabato 25 ottobre, dunque, si terrà un confronto tra esperti per promuovere il cambiamento. Psicologi, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e attivisti si alterneranno sul palco per analizzare i meccanismi che alimentano l’odio e proporre strategie concrete di prevenzione.
“Capire l’origine della violenza è il primo passo per spezzarne la catena – sottolineano gli organizzatori – e solo attraverso la consapevolezza collettiva possiamo costruire relazioni più sane e una società più giusta.”
Il convegno dedicherà un momento di particolare intensità al ricordo di Aurora Tila, vittima di femminicidio il 25 ottobre 2024, in quello che è stato il primo caso in Europa a coinvolgere due minori. La madre di Aurora, Morena Corbellini, porterà la sua testimonianza, trasformando il dolore in un messaggio di speranza e impegno civile.
Tra i protagonisti dell’evento ci saranno Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900; il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale dei Carabinieri di Parma; il magistrato Valerio de Gioia, consulente d’inchiesta sul femminicidio; Davide Liccione, psicoterapeuta e direttore della SLOP; Samantha Bernardi, presidente di Breaking the Silence ODV; Alfredo Cirillo, avvocato e presidente dell’associazione La Famiglia nel Diritto e nella Società; Anna Maria Baietti, direttore del Dipartimento di Chirurgie Specialistiche – AUSL Bologna; Maria Grazia Saginario, psicologa clinica e forense; Morena Corbellini, madre di Aurora Tila; e Stefania Secci, giornalista investigativa e attivista contro la violenza di genere.
A moderare l’incontro saranno Saverio Montingelli, vicecaporedattore Rai Sport, e Valentina Cristiani, giornalista della Gazzetta di Parma e autrice del libro “Non chiamateci quote rosa”.
“Le dimensioni dell’odio” non è solo un convegno, ma un appello alla partecipazione attiva. Scuole, università, istituzioni e cittadini sono chiamati a contribuire alla costruzione di una comunità più consapevole e responsabile, in cui la violenza venga riconosciuta e fermata prima che sia troppo tardi.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Tatiana Cogo
