“Parma ha diritto ad avere treni ad alta velocità. Una notizia per i distratti commentatori della destra: l’interconnessione è entrata in funzione in direzione Milano dal 2019, grazie ai buoni rapporti tra la Regione e l’amministrazione Pizzarotti”.
E’ questo l’intervento del Partito democratico di Parma alla luce delle svariate dichiarazioni riportate dalla stampa in merito alla fermata Mediopadana.
“Ricordiamo che il Presidente Bonaccini ha dichiarato di condividere la realizzazione di una fermata dell’alta velocità a Parma alle Fiere come tutto il consiglio comunale di Parma che ha votato una mozione Pd in tal senso. Per questo è in corso di realizzazione uno studio di fattibilità ad opera delle ferrovie dello stato. Nel frattempo il Pd di Parma reclama il diritto, dovuto in base agli accordi Tav del ’98, ad avere i treni anche in direzione Bologna, anche perché l’eventuale stazione comunque vada richiederebbe anni di tempo e la città deve essere collegata.
Dispiace che il sindaco di Reggio non sia d’accordo, tuttavia la Tav fu concepita con lo scopo di servire tutte le città dell’Emilia-Romagna a turno, saltando le fermate intermedie, quindi anche Reggio, ed è diritto di Parma pretendere il rispetto di quel principio così come di volere una nuova stazione alle fiere alla luce della valutazione di fattibilità.
Una cosa è certa, noi vogliamo collegare la città alla alta velocità e non per questioni di campanile, infatti l’utenza del treno va, per fortuna, aumentando e deve essere incentivata in base a tutti i programmi trasportistici nazionali ed europei e Parma ha, attorno a sé, un grande bacino potenziale di viaggiatori: quindi i cugini reggiani non hanno nulla da temere, c’è spazio per tutti.
E con l’occasione ribadiamo che occorre accelerare al massimo con la Pontremolese e iniziare subito l’elettrificazione della Parma-Suzzara, che è parte fondamentale del corridoio Tirreno Brennero ferroviario, di cui beneficerà il nostro Cepim. Le dichiarazioni del centrodestra hanno invece del surreale: è un mistero come possano farsi vanto della nuova stazione che ha richiesto anni di attesa e che a causa dei noti problemi vede ancora l’area ex Boschi da terminare, cosa che ha prodotto degrado e problematiche di ogni tipo in un quartiere San Leonardo già segnato da altre operazioni immobiliari negative per la città”.