Nuova fatica letteraria per lo scrittore Michele Bussoni. “Crepuscolo a Narvik”, edito dalla Di Carlo edizioni, verrà presentato domani pomeriggio a Parma, a partire dalle ore 18.30, presso l’Humus Bio Bakery Bistrot di via Capelluti 6/A.
“Sono molto lieto di raccontare il mio romanzo -spiega Bussoni. La mia opera racconta tre storie, apparentemente slegate tra loro, che corrono lungo rette parallele. Tre uomini, diversi per età, estrazione sociale, storie di vita, sono accomunati da una profonda sofferenza interiore. E che, incredibilmente, vedranno incrociare i propri percorsi, più la trama si dipana e più i loro segreti e le loro intenzioni si palesano. L’ambientazione in una Norvegia crepuscolare e invernale, principalmente nella piccola cittadina di Narvik, accompagna il lettore immergendolo in un noir introspettivo, crudo, senza perdere di vista la poesia dei paesaggi e l’umanità dei personaggi”. “Un’opera impostante -aggiunge l’editore Antonello Di Carlo- da leggere tutta di un fiato. Una buona lettura che ha diversi intrecci e una scrittura raffinata e godibile”.
Narvik, città teatro di una grande battaglia navale durante la seconda guerra mondiale, darà il via ad una profonda battaglia interiore nel personaggio principale, Jørgen, receptionist di un piccolo hotel. Le Isole Svalbard, estremo avamposto prima del Polo Nord, con la loro incredibile bellezza, creeranno i presupposti per una tormentata, ma bellissima storia d’amore tra il pescatore Ale e la studentessa Kristiana. “Oslo, la capitale, accompagnerà con le sue strade e le sue chiese -afferma ancora Bussoni- l’ultimo vagolante pellegrinaggio di un anziano che ha perso la memoria. L’etica e la coerenza, a tutti i costi, l’amore più profondo e disinteressato, l’indignazione per le mostruosità di cui possono essere capaci alcuni esseri umani, sono manifestati dai protagonisti nel solo modo che la loro martoriata coscienza può esprimere, maturata e plasmata da anni di soprusi, di indifferenza ricevuta e di gravissimi lutti. Una narrazione a tratti delicata e poetica, a tratti dura e potente, con sullo sfondo opaco e torbido un traffico internazionali di bambini”.
INFO SULL’AUTORE
Michele Bussoni nasce a Parma il 26 maggio del 1973. Si diploma in ragioneria presso un istituto tecnico commerciale della sua città e frequenta per circa un anno e mezzo la facoltà di geologia, per poi abbandonarla dovendo scegliere, per necessità, un lavoro a tempo indeterminato. Svolge l’attività di portalettere dal 1992. Si dedicata, per passione e diletto, a diverse forme di arte come la pittura e la fotografia, oltre che alla scrittura, alla quale inizia a dedicarsi a tempo pieno dal 2011, quando pubblica la prima opera “Rerum Natura”: una raccolta di racconti e poesie scritta a quattro mani assieme all’autrice siciliana Chiara Taormina, illustrandola con le proprie opere fotografiche. Nel 2019, dopo una lunga pausa nella quale si sposa e ha due bambini, pubblica il primo romanzo di narrativa classica “Svolvaer, i fiordi del perdono”, ambientato in Norvegia, luogo dove ha viaggiato numerose volte e dove ambienterà anche il secondo romanzo, uscito nel 2021, “L’ombra della Zelkova” dai tratti noir. A fine 2022, grazie alla Di Carlo Edizioni, ripubblica i suoi romanzi in seconda edizione, con titolo e copertina variati, “Il gabbiano e il pescatore” e “Crepuscolo a Narvik”.