La protesta dei cittadini: “No al finto chiosco del parco Berio ex Egaddi”

di UG

Prendendo atto di ciò, non si può tuttavia fare a meno di constatare che, in merito alla vicenda ormai nota del Parco Berio ex Egaddi, un tassello importante è saltato, dal momento che non sono stati coinvolti gli abitanti del Quartiere nelle scelte da farsi e nelle decisioni da prendere in merito alla discutibilissima edificazione di un ristorante – bar – DJ set.

Ci si riferisce ovviamente all’Amministrazione precedente, che in tal modo ha contravvenuto alla legge regionale numero 15 del 2018 che si “prefigge di garantire il sostegno ai processi partecipativi”.

Inoltre non si possono non ricordare i due incontri della primavera scorsa con il CCV. L’impressione ricevuta da chi ha partecipato è stata quella di una sostanziale mancanza di ascolto delle argomentazioni poste dagli abitanti del Quartiere.

Ad ulteriore conferma la nuova Amministrazione non ha dimostrato un atteggiamento particolarmente collaborativo. La sensazione è stata rafforzata dall’incontro del 24 ottobre scorso all’Ex Federale – presenti tra gli altri il sindaco Guerra e l’assessore Vernizzi – nel corso del quale sono state illustrate le linee strategiche per Parma da ora al 2050. L’impegno del Comune – ci è stato detto – sarà quello di individuare nuove aree verdi, da adibire a parchi nelle zone periferiche della città. Ma come è possibile in un territorio urbano in continua espansione, individuare nuove aree verdi, prescindendo dalla tutela delle esistenti?

Presentato come chiosco rimovibile, avrà in realtà un estensione di oltre cento metri quadri e delle fondamenta di un metro e cinquanta. La cementificazione di un parco non è certo un esperimento virtuoso. In particolare, in una zona ricca di fontanili come la nostra, molti condomini – dotati di garage sotterranei o di taverne – sono necessariamente provvisti di pompe idrovore ad immersione, per contrastare il rischio di possibili esondazioni delle falde acquifere sotterranee. E gli avvenimenti di questi giorni ce lo insegnano, mentre il dissesto idrogeologico è ormai sotto gli occhi di tutti.

La sensazione è che il Comune disegni una immagine della Parma futura che prescinde dalle criticità esistenti. Verde, sostenibilità, esperimenti virtuosi, bene comune, coinvolgimento dei cittadini, svolta strategica, sono le parole chiave che sentiamo ogni giorno, ma in merito a quanto è retaggio della passata Amministrazione vige la legge del silenzio, quasi a sottintendere un assenso tombale, senza la benché minima volontà di affrontare i problemi lasciati in eredità, per risolverli. Nascondere lo sporco sotto il tappeto non è la soluzione ma è un gioco del tutto inutile, perché lo sporco prima o poi verrà fuori e sarà più difficile da pulire.

CITTADINI DEL QUARTIERE LUBIANA-SAN LAZZARO
Promotori della sostenibilità del Parco Luciano Berio ex Egaddi

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