Qualche giorno fa, i Carabinieri della Stazione di Noceto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma due giovani di 19 anni, residenti nella zona, ritenuti, in concorso tra loro, responsabili di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Secondo quanto ricostruito, nel tardo pomeriggio dello scorso venerdì, una pattuglia della Stazione di Noceto, impegnata in un servizio di prevenzione e repressione dei reati predatori disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma, stava pattugliando l’area del parcheggio di un supermercato del paese. All’arrivo, hanno notato un’auto con a bordo due uomini che si affrettavano ad allontanarsi e cercavano di dileguarsi.
Immediatamente, i Carabinieri hanno deciso di inseguire il veicolo per chiarire la situazione. Raggiunta l’auto, questa è stata fermata senza creare pericolo alla circolazione. All’interno, sono stati identificati i due 19enni, che, alle domande dei militari, si sono mostrati subito nervosi e agitati. Questo comportamento ha indotto i Carabinieri ad approfondire gli accertamenti con una perquisizione sia del veicolo che delle persone.
L’intuito dei militari ha dato i suoi frutti: infatti, è stata trovata, occultata alla cinta di uno dei due ragazzi, una pistola Beretta cal. 92 “scacciacani”, priva del tappo rosso, caricata e armata, pronta a fare fuoco, anche se a salve. Inoltre, all’interno del veicolo, nascosta accuratamente, è stata trovata una scatola contenente circa 50 munizioni a salve cal. 9 mm.
Per le domande dei Carabinieri sulle motivazioni di tale comportamento, i due giovani hanno fornito risposte evasive e poco credibili. A questo punto, sono stati condotti presso la caserma di via Carlo Pisacane a Noceto per ulteriori accertamenti. Al termine delle verifiche e dopo aver raccolto tutti gli elementi probatori necessari, i due sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Si precisa che al momento i due sono solo gravemente indiziati di reato e che la loro posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero procedimento, che si concluderà solo con l’emissione di una sentenza di condanna definitiva, nel rispetto dei principi costituzionali di presunzione di innocenza.


