
Con riferimento all’episodio pubblicato sulla Gazzetta di Parma, sulla signora anziana trasferita da un reparto ad un altro dell’Ospedale Maggiore su richiesta di un’altra degente di religione musulmana, e ripreso da altri organi di stampa locali (leggi), siamo a comunicare quanto segue.
Nella giornata di oggi la nostra associazione presentera’ un Esposto alla locale Procura della Repubblica per verificare se sia possibile ravvisare, in capo a soggetti da identificare, la fattispecie del reato di Violenza Privata.
Le versioni contrastanti fornite dai parenti della degente e dai vertici dell’Ospedale meritano sicuramente un approfondimento nelle sedi opportune.
La direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria ha infatti affermato che non vi e’ stata nessuna imposizione, ma solo una scelta di carattere assistenziale e clinica, sentiti i famigliari.
La fattispecie incriminatrice tutela in generale l’interesse dello Stato a garantire ad ogni individuo la libertà morale, ossia la facoltà di autodeterminarsi spontaneamente, secondo autonomi processi motivazionali.
Se da un lato, infatti, l’ordinamento giuridico impone a ciascuno limitazioni e condizionamenti motivati dalle superiori esigenze della vita comunitaria, dall’altro deve garantire in positivo a ciascuno di “essere libero” e di sentirsi libero.
Il bene giuridico protetto è dunque la “libertà psichica” della persona da qualsiasi comportamento violento e intimidatorio in grado di esercitare una coartazione, sia diretta che indiretta, sulla sua libertà di volere o di agire, in modo da costringerla a una certa azione, omissione o tolleranza.
Chiederemo quindi un’attenta verifica alla Procura volta a dipanare le zone d’ombra di una vicenda che, se confermata la versione della paziente circa un trasferimento coattivo, sarebbe di una gravita’ inaudita.
Cio’ anche allo scopo di impedire , in futuro, che si verifichino episodi analoghi.
Dott. Filippo Greci
Presidente Onorario Movimento Nuovi Consumatori